La valle in rivolta per Sonica

Martedì 15 Agosto 2017
La valle in rivolta per Sonica
TRAMONTI DI SOTTO - (lp) Se la protesta arriva dal presidente della Pro loco, cioè l'associazione che fa della promozione territoriale la propria essenza, allora c'è da preoccuparsi. Il festival musicale Sonica che si sta svolgendo da alcuni giorni in Val Tramontina con circa quattromila partecipanti - i biglietti erano esauriti da mesi: oggi è previsto l'epilogo, ci sono accampamenti ovunque - sembra aver rotto il clima di contemplazione della montagna che ispira quanti raggiungono solitamente la vallata. Nessuno riposa più - ha commentato Alido Rugo, presidente della Pro loco di Tramonti di Sopra -: davvero non sappiamo a chi sia venuto in mente di portare da noi un simile evento. Ci sono migliaia di persone rinchiuse dentro l'area del festival che ascoltano 24 ore al giorno il medesimo baccano infernale. Non ci sarebbe nulla di male se questo non andasse a interferire con il resto della vallata: i residenti hanno i nervi a fior di pelle, mentre già qualche villeggiante ha preferito andarsene perché non avrebbe mai immaginato di trovare maggiori problemi di inquinamento acustico in un paesino sperduto tra le montagne piuttosto che se abitasse nei pressi dello stadio di San Siro. Preoccupazione condivisa dal consigliere comunale Gabriele Mongiat che ha anche auspicato rigidi controlli sui partecipanti. Ho notato che ci sono le forze dell'ordine ai cancelli esterni - ha commentato -, ma sono proprio curioso di conoscere il bilancio finale delle verifiche. Tra il Raduno Arcobaleno e questa manifestazione siamo stati letteralmente invasi da personaggi che definire strani è un eufemismo. Il dubbio che sia gli uni che gli altri abbiano scelto i boschi per essere lasciati in pace con pratiche non del tutto legali è venuto a più di uno dei nostri valligiani. Non è questo il turismo che vogliamo, anche perché non lascia nulla in termini di indotto. Chiosa finale del presidente del Circolo della Libertà: Meno male che non sono i 20 mila annunciati - è la tesi di Piero Crozzoli - perché già questi 4 mila ci stanno facendo impazzire. Stupisce che si concedano le autorizzazioni a simili convention: per quel che ne sappiamo noi tra gli hippie e i fan della musica alternativa la valle potrebbe pullulare di sbandati. In realtà, non lo sapremo mai perché nessuno si è curato di verificarlo puntualmente.
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