LA SENTENZA
PORDENONE Impotente di fronte alla forza fisica di quei tre profughi

Mercoledì 23 Maggio 2018
LA SENTENZA
PORDENONE Impotente di fronte alla forza fisica di quei tre profughi che lo hanno immobilizzato a letto e tentato di stuprarlo, è riuscito a salvarsi solo grazie alle sue urla che hanno richiamato l'attenzione degli altri ospiti della struttura di Paludea di Castelnovo del Friuli. Un episodio che aveva scatenato anche diverse polemiche politiche sulla presenza di una decina di richiedenti asilo nell'ex locanda Al Borgo in una frazione che conta meno di un centinaio di abitanti. Ieri mattina, per quella tentata violenza sessuale, il Tribunale di Pordenone in composizione collegiale ha condannato a due anni di reclusione, con sospensione condizionale della pena, due dei tre componenti del branco che avevano assalito la vittima, un pakistano di appena 23 anni. Si tratta dei connazionali Awais Babar, 31 anni, e Muhammad Usman, 28 anni, difesi entrambi dall'avvocato Paolo Luisa Vissat. La posizione del terzo richiedente asilo, R.A. di 36 anni, è stata stralciata in quanto l'uomo è irreperibile e all'epoca dei fatti non aveva eletto un domicilio. I due profughi erano entrambi chiamati a rispondere del reato di violenza sessuale aggravata, dopo che in fase di indagine era caduta l'accusa più pesante di associazione per delinquere.
L'AGGRESSIONE
Era la sera del primo settembre 2016 quando la vittima, attorno alle 21.30, si era ritirata nella stanza che gli era stata assegnata lasciando la porta aperta. Poco dopo, secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Spilimbergo servendosi anche dell'aiuto di un interprete, era stato raggiunto dal 36enne A.R. e da Awais Babar che con una scusa si sarebbero intrattenuti nella stanza. A distanza di qualche minuto sarebbe arrivato anche Muhammad Usman, e a quel punto si sarebbe scatenata la violenza. I tre gli hanno prima sbarrato la strada e poi lo hanno gettato sul letto, immobilizzandolo. Il 23enne avrebbe cercato di divincolarsi ma due componenti del branco avrebbero iniziato a colpirlo con pugni al volto e all'addome mentre un terzo stava già tentando di sfilargli i pantaloni.
I SOCCORSI
Le urla della vittima hanno richiamato l'attenzione di un altro ospite della struttura di accoglienza che si è precipitato nella camera, venendo però respinto dai tre connazionali che gli hanno intimato di andarsene. La discussione a voce alta e i rumori della colluttazione hanno fatto intervenire anche gli altri richiedenti asilo che hanno costretto il trio a mollare la presa. Il 23enne, per la furia dei colpi, era stato portato in pronto soccorso per essere medicato e contemporaneamente per il branco era scattata la denuncia a piede libero. I carabinieri di Spilimbergo, a cui erano state affidate le indagini, sono poi presto riusciti a risalire all'identità dei tre migranti che avevano tentato di stuprare il loro connazionale.
Giuliano Pavan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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