La provincia diventerà come i tropici

Sabato 23 Marzo 2019
L'ALLARME
PORDENONE Il Friuli Occidentale come un paese tropicale. Senza il mare cristallino e le palme, ma con i fenomeni meteo violenti che provocano distruzione e minacciano le persone. Non è uno scenario apocalittico scritto nella sceneggiatura di un film di Hollywood, ma una previsione - con margine d'errore - resa pubblica da Meteo Fvg, l'agenzia regionale che si occupa di raccogliere dati meteo e di trasformarli in modelli, previsioni e linee guida per le generazioni future. E dal report pubblicato negli scorsi giorni, per quanto riguarda la provincia di Pordenone si ricavano solamente dati negativi. Nei prossimi 50-100 anni avverrà una trasformazione: grazie (o a causa) del rialzo delle temperature medie, che subiranno un aumento sino a sei gradi, si avranno estati torride e senza precipitazioni regolari, ondate di calore fuori dalla norma, fenomeni meteo violenti e pericolosi, lunghi periodi di siccità e in seguito alluvioni che minacceranno le pianure e la pedemontana. È tutto scritto in una relazione messa giù da esperti del settore, non da catastrofisti della prima ora.
I DATI
Il primo dato da prendere in considerazione è quello legato alle temperature. Oggi, secondo il report di Meteo Fvg, assistiamo a un numero medio di giornate di calore estremo per stagione inferiore a 5, e quindi in media c'è meno di un'ondata di calore per stagione. In futuro, invece, si prevedono da 5 a 10 giorni in cui le temperature saranno maggiori di 5 gradi rispetto alla media del periodo 1976-2005. Andrà peggio nella seconda parte del secolo, quando secondo le proiezioni si potranno raggiungere anche 40 giorni oltre la media massima. Ciò può significare che in futuro la maggior parte dell'estate sarà interessata da ondate di calore (come nell'estate del 2003), provocando importanti conseguenze sulla salute umana, sui raccolti e l'allevamento, sui ghiacciai e sugli ecosistemi più vulnerabili. In poche parole, la provincia di Pordenone somiglierà sempre di più a una regione tropicale, con estati caldissime e violenti cambiamenti del meteo in un lasso temporale piuttosto breve.
BUFERE
L'analisi climatica, infatti, non preannuncia nulla di buono. Proprio i lunghi periodi di siccità, infatti, porteranno all'intensificazione dei fenomeni temporaleschi: trombe d'aria, flussi orizzontali di venti molto forti (nel 2017 tra Casarsa e San Vito si è avuto un assaggio), alluvioni autunnali: saranno fenomeni molto più frequenti, soprattutto nella seconda parte del secolo in corso, con danni a cose e persone previsti in netto aumento. E tutti questi dati, se incrociati, fanno vestire alla provincia di Pordenone la maglia nera del cambiamento climatico. Lontananza dal mare, posizione e conformazione geologica faranno sì che la Destra Tagliamento diventi il territorio più esposto. E stando alle previsioni, il cambiamento è quasi irreversibile.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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