La polizia sembra vicina a identificare il responsabile

Giovedì 23 Marzo 2017
La polizia sembra vicina a identificare il responsabile
«Del mio caso se ne sta occupando la Polizia. Per piacere ora lasciatemi in pace». Poche parole, scandite con rabbia e in tono piuttosto seccato, quelle pronunciate ieri pomeriggio, al telefono, dalla ragazza, residente a Pordenone, vittima di una sospetta ripicca. La vicenda ha scosso non poco la giovane che, dopo essersi recata in Questura per sporgere denuncia, ha preferito chiudersi nel silenzio. La situazione è delicata, le indagini del reparto anticrimine sono ancora in corso e non vorrebbe che il suo caso, di cui peraltro si sta già parlando molto, finisse alla ribalta nazionale. In una città come Pordenone, dove le voci corrono talvolta più veloci del vento, non sarebbe così difficile associare il suo nome al volto che compariva in quei manifesti hard comparsi da qualche giorno in diversi siti della città e subito staccati. Prima di riattaccare, la ragazza precisa: «La mia vita non è rovinata. Tutt'altro. Quello che voglio è che la mia famiglia non venga più tirata in ballo». Dalle fonti investigative trapela poco, per non dire nulla. «L'attività di indagine è ancora in corso - fanno sapere dalla Questura - e la ragazza in questione, maggiorenne, ci ha chiesto espressamente di tutelare la sua persona». Quello che è certo, però, è che gli inquirenti sono vicinissimi ad identificare la persona che, probabilmente per ripicca, ha tappezzato la città di manifesti. In un messaggio tanto esplicito quanto volgare si invitava a contattare la giovane, di cui era riconoscibile il volto, per una prestazione sessuale. «Di pomeriggio si legge mi trovi a Vallenoncello, la sera a Cordenons». La protagonista del volantino, ignara di quanto stava accadendo, aveva cominciato a ricevere numerose telefonate. Il suo telefono aveva cominciato a squillare a ripetizione e, sentendosi ricevere proposte a dir poco oscene, aveva iniziato a porsi qualche domanda. Sino a quando qualcuno deve averle spiegato che il suo numero compariva su alcuni volantini. A quel punto la ragazza, dopo essere andata a caccia delle prove, si era rivolta alla Polizia sporgendo denuncia. Difficile capire cosa abbia spinto quella persona a compiere quel gesto. Una storia d'amore finita male o un sentimento non corrisposto? Soltanto ipotesi, per ora. La verità potrebbe emergere nelle prossime ore.
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