LA PAGELLA al sindaco

Domenica 19 Febbraio 2017
«Gli eventi e le manifestazioni che abbiamo organizzato e organizzeremo servono a ricostruire l'immagine della città. Era necessario uscire da quel grigiore in cui la città era piombata negli ultimi anni e dare la scossa necessaria a riportare la gente in centro, e i cittadini mi pare rispondano bene, con le ricadute che ciò comporta anche per il commercio». Replica così il sindaco Alessandro Ciriani al gruppo consiliare dei Cinque Stelle (ma anche al centrosinistra) che aveva accusato l'Amministrazione dei balocchi. Nelle interviste dei giorni scorsi i grillini avevano anche rimproverato al sindaco di concedere contributi alle associazioni del cerchio magico. «Prima in Provincia, ora come sindaco - sottolinea Ciriani - non ho mai escluso a priori alcuna associazione o gruppo. Aggiungo anche che, a volte, non è importante a chi vanno, ma se vengono utilizzati a favore del territorio e con i risultati che si propongono. Il M5S ha una tara: vedono il male e il marcio dappertutto, salvo poi incorrere in scivoloni clamorosi come quello sulle cifre del bilancio. In ogni caso per il loro comportamento in Consiglio meritano un 6 e mezzo». Poca attenzione al sociale era stata sottolineata dal capogruppo Pd, Nicola Conficoni. «Stiamo cercando di rivitalizzare la città senza togliere risorse al sociale. Anzi stiamo ripensando il welfare con forti investimenti. Il guaio di Conficoni - aggiunge Ciriani - è che non distingue tra cosa ha fatto e cosa avrebbe voluto fare, così finisce per rivendicare tutto come suo. Peccato che non è così. E anche sui cantieri del Pisus abbiamo dovuto rifare alcune gare e abbiamo potenziato gli uffici del comparto che faticavano a lavorare. La sua amministrazione ha fallito, se ne faccia una ragione». Al gruppo Pd il sindaco concede comunque un sei politico.
Più severo il sindaco è con Il Fiume di Mario Bianchini che lo aveva accusato di piazzare troppi amici in municipio e nelle partecipate. «Bianchini è un consigliere di lungo corso, prima di fare certe battutine sugli amici, guardi anche nel suo schieramento. Sul bilancio forse non ha colto alcune cose, se fosse uno studente meriterebbe di stare dietro la lavagna perché oltre a non studiare fa confusione». Per lui neanche il 6 politico. A Roberto Freschi (Pn1291) il sindaco: «riconosce uno stile nel distinguere il merito politico dagli attacchi personali. Sul ruolo di Pordenone gli rispondo che noi stiamo facendo la battaglia per il patrimonio della Provincia, sulle quote Atap e su ciò che spetta a questo territorio. E lo facciamo anche da minoranza nelle Uti. A Salvador dico di essere un po' più oggettivo e di non delegittimare tutto ciò che si fa. Merita 8 invece come ventriloquo di Zanolin». Per Colussi (Cittadini) neanche il 6 politico: «Ha un atteggiamento salottiero, da radical-chic. Non si fa sentire sui temi importanti che contano. Spesso è difficile accorgersi che in Aula c'è un consigliere di nome Colussi».
Rispetto ai gruppi di maggioranza, in particolare Fratelli d'Italia e Forza Italia, che chiedevano più collaborazione e coinvolgimento, il sindaco assicura: «In questo primo periodo, in particolare sul Bilancio, abbiamo dovuto correre tantissimo e fare in fretta. In futuro ci sarà la possibilità di creare maggiore partecipazione e coordinamento tra la giunta e i gruppi consiliari e tra i gruppi stessi».
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