La coop Itaca aiuterà i ragazzi in difficoltà

Venerdì 9 Novembre 2018
SERVIZI SOCIALI
PORDENONE Sarà la cooperativa sociale Itaca ad affiancare i servizi sociali e territoriali a progetti a sostegno delle categorie più fragili e, in particolare, dei bambini e dei ragazzi. La cooperativa si è infatti aggiudicata ufficialmente, con un progetto denominato Ri-genera, il sostanzioso bando da un milione e 300 mila euro per quattro anni (rinnovabile per altri quattro) per l'instaurazione di un partenariato per l'innovazione che l'amministrazione comunale aveva pubblicato circa un anno fa con l'obiettivo di individuare un partner assieme al quale potenziare gli interventi nel settore sociale.
Un'aggiudicazione particolarmente attesa in quanto, come conferma l'assessore alle Politiche sociali Eligio Grizzo, all'interno del progetto sono ricompresi anche programmi di successo quali Genius loci e il progetto Top, del quale l'opposizione aveva denunciato nei mesi scorsi la sospensione e dunque la carenza venutasi a creare temporaneamente nei servizi offerti dagli educatori di strada, dopo che gli educatori stessi avevano segnalato il problema con una mail. Da parte sua, l'assessore aveva replicato in Consiglio spiegando che il progetto era solamente sospeso e che gli operatori erano comunque reperibili tramite una mail, in attesa dell'assegnazione del bando per il partenariato e dunque del nuovo pacchetto in partenza ora. Secondo quanto annunciato a suo tempo dall'amministrazione, tre sono i campi di azione all'interno del quale il soggetto incaricato dal Comune sarà chiamato a operare: innanzitutto, la realizzazione di nuovi servizi socio educativi, con metodologie inedite, rivolti al sostegno di bambini, ragazzi e famiglie in situazioni difficili o addirittura sotto la valutazione del Tribunale dei minori.
Il secondo ambito concerne la creazione di servizi sociali e educativi strettamente integrati a beneficio del mondo della scuola, in modo da non disperdere forze e risorse, coordinarsi e fare fronte comune per intercettare, prevenire e contrastare il disagio scolastico. Previsto il forte coinvolgimento delle scuole stesse e il coordinamento con l'ente pubblico, gli educatori di strada, gli operatori e le istituzioni socio sanitarie.
Terzo, il potenziamento delle iniziative di animazione sociale e il cosiddetto «lavoro di comunità», cioè quei progetti che intercettano bisogni e fragilità sociali e promuovono adeguate iniziative di aggregazione coinvolgendo quartieri, residenti, associazioni e parrocchie del territorio. Il modello è, per esempio, quello del progetto Genius Loci grazie al quale è stato attivato a Villanova il doposcuola e il «Pedibus» per accompagnare i bimbi a scuola a piedi.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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