ACQUA PIÙ SICURA
PORDENONE E se sulla riforma istituzionale si litiga, Hydrogea stringe alleanze con Udine sul controllo e la qualità dell'acqua. È stato infatti siglato un patto per la collaborazione con il laboratorio di analisi della società partecipata udinese dell'acqua Cafc.
La strada era già stata segnata con l'avvio del Piano di sicurezza delle acque: strategie comuni e condivise per garantire un servizio sempre più efficiente, sicuro e controllato. Nell'ottica di una regia sovra-territoriale è stata siglata una convenzione HydroGea e Cafc per il monitoraggio dell'acqua destinata al consumo umano oltre che le acque reflue. HydroGea si avvarrà del laboratorio di Friulab, società controllata da Cafc che, diventerà il laboratorio di analisi anche per la controllata pordenonese. Un modo per adeguarsi anche alle normative in relazione all'attuazione della direttive comunitaria 98/83 che prevede l'obbligo, in capo ai gestori, di effettuare controlli interni per la verifica della qualità dell'acqua e che, a tale scopo, il gestore può avvalersi di laboratori interni oppure stipulando apposita convenzione con altri gestori di servizi idrici. «Questa Convenzione dichiarano congiuntamente i presidenti di HydroGea, Giovanni De Lorenzi e di Cafc, Salvatore Benigno è l'esempio tangibile della traduzione pratica del documento sulle politiche di attuazione del Piano per la sicurezza idropotabile condiviso con i gestori del servizio idrico integrato del Friuli Venezia Giulia». L'obiettivo è quello di mettere a punto un sistema comune per la valutazione e la prevenzione dei rischi che possono incidere sull'efficacia del servizio idrico potabile, andando anche a rilevare proseguono - i cosiddetti inquinanti emergenti che, seppure non imposti dalle normative, andremo, comunque a verificare in relazione all'obiettivo di garantire, sempre, l'assoluta sicurezza e qualità del bene primario, o meglio dell'alimento-acqua, sottolineando che l'acqua è considerato, anche giuridicamente, un alimento. A stipulare l'accordo, oltre al presidente De Lorenzi, il presidente di Cafc, Salvatore Benigno e il presidente di Friulab, Giancarlo Candotto. Non è escluso che HydroGea valuti, ora, anche l'ipotesi di partecipare, direttamente, al capitale sociale di Friulab in veste di socio. Lo scenario prefigurato dalla società naoniana è quello di continuare a lavorare in sinergia con gli altri gestori anche per assolvere al rispetto dei principi di efficienza e efficacia operativa che le società in house sono chiamate a perseguire.
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE E se sulla riforma istituzionale si litiga, Hydrogea stringe alleanze con Udine sul controllo e la qualità dell'acqua. È stato infatti siglato un patto per la collaborazione con il laboratorio di analisi della società partecipata udinese dell'acqua Cafc.
La strada era già stata segnata con l'avvio del Piano di sicurezza delle acque: strategie comuni e condivise per garantire un servizio sempre più efficiente, sicuro e controllato. Nell'ottica di una regia sovra-territoriale è stata siglata una convenzione HydroGea e Cafc per il monitoraggio dell'acqua destinata al consumo umano oltre che le acque reflue. HydroGea si avvarrà del laboratorio di Friulab, società controllata da Cafc che, diventerà il laboratorio di analisi anche per la controllata pordenonese. Un modo per adeguarsi anche alle normative in relazione all'attuazione della direttive comunitaria 98/83 che prevede l'obbligo, in capo ai gestori, di effettuare controlli interni per la verifica della qualità dell'acqua e che, a tale scopo, il gestore può avvalersi di laboratori interni oppure stipulando apposita convenzione con altri gestori di servizi idrici. «Questa Convenzione dichiarano congiuntamente i presidenti di HydroGea, Giovanni De Lorenzi e di Cafc, Salvatore Benigno è l'esempio tangibile della traduzione pratica del documento sulle politiche di attuazione del Piano per la sicurezza idropotabile condiviso con i gestori del servizio idrico integrato del Friuli Venezia Giulia». L'obiettivo è quello di mettere a punto un sistema comune per la valutazione e la prevenzione dei rischi che possono incidere sull'efficacia del servizio idrico potabile, andando anche a rilevare proseguono - i cosiddetti inquinanti emergenti che, seppure non imposti dalle normative, andremo, comunque a verificare in relazione all'obiettivo di garantire, sempre, l'assoluta sicurezza e qualità del bene primario, o meglio dell'alimento-acqua, sottolineando che l'acqua è considerato, anche giuridicamente, un alimento. A stipulare l'accordo, oltre al presidente De Lorenzi, il presidente di Cafc, Salvatore Benigno e il presidente di Friulab, Giancarlo Candotto. Non è escluso che HydroGea valuti, ora, anche l'ipotesi di partecipare, direttamente, al capitale sociale di Friulab in veste di socio. Lo scenario prefigurato dalla società naoniana è quello di continuare a lavorare in sinergia con gli altri gestori anche per assolvere al rispetto dei principi di efficienza e efficacia operativa che le società in house sono chiamate a perseguire.
