Inseguimento tecnologico ai ladri nello spogliatoio

Mercoledì 21 Febbraio 2018
PORDENONE - È andata quasi come in un film poliziesco con un tocco di fantascienza, tra inseguimenti e tecnologia da servizi segreti per acciuffare i cattivi della situazione.
Solo che lunedì sera non è andata proprio come nei film: la refurtiva, fortunatamente, è stata recuperata, ma i ladri sono riusciti a darsela a gambe. Èaccaduto tutto in città, tra il Kennedy e il Bronx. Protagonisti alcuni ragazzi che stavano giocando a calcetto nella palestra dell'istituto scolastico, gli agenti della Polizia di Stato e gli ignoti che hanno deciso di movimentare così una serata tranquilla.
Il racconto inizia dalle 22.30, quando alcuni componenti della squadra di calcetto Quelli che il futsal (che partecipa al campionato Csi) rientrano negli spogliatoi della palestra del Kennedy dopo l'allenamento. «Lasciamo i cellulari nei giubbotti - racconta uno di loro, Andrea Mazzon - e quando rientriamo ecco la sorpresa: alle 22.30 sono spariti, qualcuno li ha presi assieme a dei portafogli che fortunatamente contengono, oltre ai documenti personali, solo pochi euro».
In quel momento ci si accorge che qualcuno ha aperto la porta degli spogliatoi e ha agito indisturbato, portandosi via I-phone, smartphone da molte centinaia di euro e portafogli. Una persona che si trovava nelle vicinanze della scuola riferisce di aver notato due persone aggirarsi nei pressi dell'ingresso degli spogliatoi, ma le indicazioni finiscono lì. Resta un furto ormai conclamato, ed è in quel momento che ai giovani della squadra di calcetto viene un'idea. «Chiamiamo la polizia - spiega ancora Mazzon - ma contemporaneamente provo a chiamare il mio numero di cellulare con un altro telefono. È acceso, non è stato disattivato dai ladri. Allora mi collego all'account Google personale e accedo alla funzione Trova il mio telefono. Mi arriva la posizione esatta: i ladri si trovano al Bronx».
Inizia l'inseguimento da film. La polizia raggiunge il Kennedy, intanto un gruppo di giovani si dirige verso il Bronx, nella speranza di rintracciare almeno la refurtiva. Si tratta in totale di tre telefoni e di altrettanti portafogli. La delegazione di giustizieri arriva a destinazione, ma intanto i malviventi - monitorati sempre dalla funzione di Google - si spostano verso la ferrovia e infine raggiungono il parcheggio Candiani. Anche la polizia arriva in zona, uno dei giovani sale a bordo della volante e inizia la seconda parte dell'inseguimento. Si arriva al cimitero, in via Cappuccini e lì la traccia che seguiva i ladri (o il ladro) si interrompe. Gli agenti e i giovani del calcetto si dirigono verso il giardino di un palazzo e scoprono la refurtiva. C'è tutto, ma i ladri intanto sono fuggiti. Forse si erano accorti della funzione di Google in uso, in ogni caso hanno lasciato cadere i telefoni a terra. Vengono recuperati e successivamente i giovani denunciano il furto alle forze dell'ordine, che ora sono a caccia di chi si è introdotto per rubare nello spogliatoio della palestra del Kennedy.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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