Il vescovo riabilita l'impegno politico

Venerdì 15 Dicembre 2017
Il vescovo riabilita l'impegno politico
SPERANZA E IMPEGNO
PORDENONE Il messaggio di speranza del vescovo e il richiamo del sindaco alle istituzioni a non essere neutrali di fronte all'aspetto religioso del Natale nella cerimonia di scambio degli auguri, ieri pomeriggio in sala consiliare, accompagnata dalle note del San Marco Brass Quartet. A introdurre la serata, il presidente del Consiglio Andrea Cabibbo ha richiamato alcuni dati del rapporto Censis che ha fotografato il rapporto degli italiani con le istituzioni: l'84% non ha fiducia nei partiti, il 78% nel Governo, il 76 nel Parlamento, il 70 nelle istituzioni locali, il 72 nel sistema giudiziario, mentre il 62% è insoddisfatto della Pubblica amministrazione e il 60 di come funziona la democrazia in Italia. L'altra faccia della medaglia è però un 78,2% che si dichiara soddisfatto della vita che conduce.
«La riflessione - ha commentato Cabibbo - può forse essere che ciascun cittadino si ritaglia sgomitando uno spazio in cui vivere bene. È una forma di egoismo, ma quello che possiamo fare noi che siamo qui è cercare di fare in modo di uscire dall'isolamento, e per uscire da sé il modo migliore è quello di donarsi e di collaborare anche fra enti per il bene comune. E quale migliore occasione, se non il Natale: i valori che stanno dietro al Natale - pace, vita e solidarietà - sono assolutamente da condividere, anche per chi non crede».
«Il Natale è un momento eminentemente religioso - ha esordito d'altra parte il sindaco Alessandro Ciriani - e non può essere derubricato a consuetudine, momento di ferie o di regali. Il dovere culturale delle istituzioni è quello di non essere neutrali e di ricordare che l'aspetto religioso permea la nostra civiltà e la nostra identità. E questo non lo dice Alessandro Ciriani, ma grandi scrittori, edifici e opere d'arte. Le istituzioni non devono essere neutrali ma, rispetto al relativismo dilagante, difendere il fatto che la religione può essere un momento pubblico senza offendere nessuno perché il Natale parla di un uomo che è stato, per chi crede, il figlio di Dio, ma sicuramente un gigante della storia. E dunque con orgoglio e senza dover creare spaccature noi siamo lieti di questo momento».
LA RIFLESSIONE
Poi, l'invito alla riflessione sul ruolo di amministratori: «In quest'aula spesso discutiamo animatamente, ma il richiamo è a far capire che siamo lo specchio della comunità che ci ha eletto e il nostro comportamento deve essere rigoroso e rinsaldare i valori di comunità. E riscoprire il legame comunitario significa non essere indifferenti alle sorti del nostro vicino di casa mentre magari facciamo telefonate per donare un euro a cause di solidarietà».
Dal vescovo Giuseppe Pellegrini, un messaggio di speranza e un invito alla solidarietà, ma anche un riconoscimento dell'importanza dell'attività politica e amministrativa: «Quando una persona decide di dedicare se stessa e il proprio tempo, sacrificando spazi familiari, per servire la nostra società, credo sia un segno positivo, il segno di una società che cammina». Per monsignor Pellegrini, «Natale è la festa della speranza, e di una speranza che si fonda sulla gratuità dell'amore, che ha come punto di partenza l'amore di Dio. Ecco allora che il messaggio di speranza che anch'io voglio portare è quello che nasce dal profondo del nostro cuore. Quando c'è un fratello, una sorella che soffre, al di là dell'ordinamento statale e delle leggi da rispettare, so che lì c'è una persona da amare. C'è sempre qualcuno per la strada e il Signore ci dice di guardare, vedere, comprendere, avvicinarci per capire e poi fare anche qualcosa. Talvolta sarà poco, ma accorgermi e cercare di fare quello che posso è in tutti noi e nelle istituzioni».
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci