Il Prosecco continua a tirare. E anche per questanno le aziende produttrici del pordenonese possono essere soddisfatte dato che nei primi sei mesi rispetto al primo semestre 2015 l'export registra un'impennata del 18-20 per cento. In provincia di Pordenone sono circa 400 i produttori delle bollicine di casa nostra e si tratta per lo più di micro aziende (da 3 a 5 ettari la media dei proprietari). L'indagine di mercato e stata effettuata dalla Luigi Wines.com di Luigi Lago professional somellier Ais e Intenational Wine Consultant. Ed il Prosecco di casa nostra arriva prima di tutto in Germania poi in Inghilterra, negli Usa ultimamente in Russia e anche Cina (poco Giappone). Motivi del successo? Luigi Lago: «Si tratta di un vino molto piacevole da gustare, il livello qualitativo è aumentato notevolmente. Cio' ha fatto si che nel mondo è stato sempre più apprezzato. I nostri produttori hanno lavorato talmente bene sulla qualità da ampliare i loro mercati. Franco Passador direttore generale di Vivo Cantine viticoltori del Veneto orientale ha commentato: I nostri produttori hanno sempre creduto alla qualità e ci hanno puntato con volontà e sacrificio. Grazie anche ad un'ottima gestione del territorio. Oggi il Prosecco è diventato un brand. Soddisfazione espressa anche da Cesare Bertoia presidente della Coldiretti di Pordenone: Non dimentichiamo che ci sono due grandi scuole di enologia come quella di Cividale e di Conegliano nella Marca Trevigiana. Credo che il successo che stanno vivendo i nostri produttori è stato quello di non mollare, anche nei momenti peggiori e soprattutto di non soffrire quello che era lo strapotere dello Champagne. Umberto Bigai produttore di Barco di Pravisdomini non ha dubbi: Fortunatamente dal 2008 ad oggi i prodotti legati all'agro alimentare e vitivinicoli hanno tenuto e contribuito anno dopo anno. Oggi il Prosecco è il leader degli spumanti italiani ed è determinante per l'economia della nostra realtà, in a tenere alto il già elevato nome del Made in Italy.
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