Il freno alla grande distribuzione

Sabato 21 Luglio 2018
Il freno alla grande distribuzione
IL PIANO
PORDENONE Ampliamenti per la grande distribuzione rivisti al ribasso nel Piano del commercio del Comune, che accoglie anche un ordine del giorno firmato dal gruppo consiliare Pordenone 1291 che prevede che non si rinnovino alla scadenza le concessioni edilizie per aree esterne all'ipercentro che non siano state attivate. Il Consiglio comunale ha dato parere favorevole al Piano di settore per la grande distribuzione e al Regolamento per la media distribuzione, che dovranno ora ottenere l'approvazione definitiva da parte dell'Uti. Dei metri quadri previsti dal Piano della grande distribuzione firmato nel 2009 dalla seconda amministrazione Bolzonello, tremila nei pressi della piscina comunale sono attivi (il supermercato Visotto), l'ampliamento di Sportler è stato realizzato (mille metri quadrati), nell'ex area Tomadini di via Beato Marcello è sorto il nuovo supermercato Interspar e nel parco commerciale Meduna alcuni metri quadri sono stati realizzati.
LE PREVISIONI
Quindi il Piano vigente aveva una previsione per circa 86.849 metri quadri, di cui 11.098 alimentari, 75.751 non alimentari. Di questi metri autorizzati, ne sono stati attivati 38.755. «Con il nuovo Piano - spiega l'assessore al Commercio, Loperfido - abbiamo preferito intervenire anche perché l'approvazione del Prg da parte dell'amministrazione precedente avrebbe dovuto allineare immediatamente le previsioni del Piano della grande distribuzione alle previsioni del Prg, anche per evitare quella nebulosa che in Italia porta a una miriade di ricorsi. Con questo nuovo Piano vi sono più di 12mila metri per il parco commerciale Meduna, vengono mantenuti i cinquemila metri quadri di non alimentare per la zona di autoconcessionari in viale Venezia; vengono suddivisi in 1.500 di alimentare e cinquemila di non alimentare i metri quadrati previsti per l'area ex Mercatone Zeta, mentre sono confermati i seimila metri quadrati che vorremmo che venissero fatti all'interno del ring, per fare da volano a investimenti per aumentare l'attrattività all'interno dell'ipercentro».
Fra le superfici ridotte, invece, gli ottomila metri quadrati già ridotti dal Piano regolatore nel parco commerciale Amman, i 9.348 dell'area Paradiso (già ridotti a seimila con tremila spostati in un'altra parte della città). «Come amministrazione - spiega Loperfido - abbiamo ridotto le superfici lungo via Nuova di Corva di tremila metri quadri, confermato la riduzione dei 9.348 dell'area Paradiso, quella dell'ex Amman e quella dei 1.501 all'area Vuga e ridotto di 2.700 metri quadri il parco commerciale Meduna per una riduzione totale di circa 24.749». Il passaggio dal Piano precedente al nuovo Piano ha una notevole riduzione di cemento realizzabile nella nostra città, con la riduzione di insediamenti commerciali lungo assi che hanno intasato sino a oggi le vie di accesso principali della città. Lungo questi assi vi è ormai così tanto cemento che non è appetibile per gli investimenti privati. Quei pochi investimenti preferiamo concentrarli all'interno dell'ipercentro». L'amministrazione ha poi fatto proprio un ordine del giorno presentato da Pn1291 con Marco Salvador che, prendendo atto della saturazione della grande distribuzione, chiedeva alla Giunta di impegnarsi a deliberare delle linee di indirizzo con le quali si stabilisce di non rinnovare alla scadenza le concessioni edilizie inerenti alle aree commerciali della media e grande distribuzione all'esterno dell'ipercentro che non sono state attivate o che non sono in concreta via di attivazione. «Perché essere così poco coraggiosi e limitare le limitazioni alle aree sulla Pontebbana - attacca invece Nicola Conficoni (Pd), che accusa anche il Piano di essere autarchico: «come facciamo noi, in una materia così delicata, a non mettere il naso fuori da Pordenone?».
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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