Il dossier sulle periferie vola a Roma

Venerdì 10 Agosto 2018
Il dossier sulle periferie vola a Roma
LA BATTAGLIA
PORDENONE E' stato consegnato al sottosegretario Vannia Gava il dossier con le proposte del Comune per salvare i progetti finanziati con il bando per le periferie. Ora, naturalmente, si tratta di vedere se potranno essere recepite. In caso contrario, il rischio è quello di un contenzioso fra lo Stato e i Comuni che si sono visti bloccare il finanziamento in virtù di un emendamento al decreto Milleproroghe approvato al Senato. Ieri il sindaco Alessandro Ciriani ha incontrato il sottosegretario Gava, alla quale ha consegnato una sorta di dossier contenente tutte le osservazioni e le proposte formulate dal capoluogo per cercare una soluzione che, attraverso strumenti di flessibilità finanziaria, consenta almeno ai Comuni che si trovano in una fase già piuttosto avanzata di proseguire autonomamente, bypassando il congelamento per due anni. Una documentazione che naturalmente dovrà ora essere valutata a Roma. Di certo, se questa strada non dovesse rivelarsi percorribile, si rischia un duro braccio di ferro: «L'alternativa - aggiunge ancora il sindaco - è un contenzioso che vedrebbe tutti i Comuni schierati contro il governo. C'è una convenzione firmata e registrata dalla Corte dei conti: voglio vedere come la tirano giù dalle spese». E preoccupazione e sconcerto c'è anche da parte di Ascom Confcommercio, che è uno dei principali partner del Comune nel progetto e fin dall'uscita del bando ha affiancato l'amministrazione nella definizione degli interventi, impegnando personale e risorse. Oltre alle opere pubbliche, rischiano di essere cancellati il bando di finanziamento delle imprese da 3,5 milioni di euro che era atteso per il prossimo settembre e che avrebbe rappresentato una boccata d'ossigeno per l'economia locale e le attività di assistenza alle imprese su innovazione e digitalizzazione in capo a Terziaria srl. Indignazione da parte del presidente Alberto Marchiori: «È un provvedimento che non ha senso e danneggia il piano di rigenerazione urbana della nostra città e le imprese del nostro territorio. So che il sindaco si è già mosso e io ho informato prontamente la mia Confederazione nazionale che ha già inviato una lettera a firma del nostro presidente Carlo Sangalli al premier Giuseppe Conte. Anche l'Anci nazionale si è già mossa, ed è la prima volta che mi capita di vedere un provvedimento che riesce a scontentare tutti». In difesa del provvedimento, il deputato del Movimento 5 Stelle Luca Sut, che alle critiche degli amministratori locali del Pd replica sottolineando come in Senato il Partito democratico abbia votato a favore dell'emendamento: «Siamo di fronte a una rimodulazione, non a un taglio - aggiunge -. Il fondo rimane, ma questo denaro pubblico sarà a disposizione dal 2020. A oggi non potrebbe nemmeno essere impiegato, vista la sentenza n. 74/2018 della Consulta che ha rilevato l'illegittimità della gestione centralistica del fondo, previsto tra l'altro per un numero limitato di Comuni. Come esplicitato dal nostro viceministro all'Economia Laura Castelli,  si è proceduto a una valutazione nel merito dei progetti presentati, garantendo l'erogazione del finanziamento per quei 24 che hanno ottenuto un punteggio superiore a 70/100. Nei restanti casi, le amministrazioni interessate che hanno già sostenuto spese progettuali saranno rimborsate».
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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