I CONTROLLI
PORDENONE Ordinanza contro il gioco d'azzardo, ecco le prime multe.

Giovedì 20 Settembre 2018
I CONTROLLI
PORDENONE Ordinanza contro il gioco d'azzardo, ecco le prime multe. I controlli della polizia locale di Pordenone, annunciati da tempo ma messi in campo a sorpresa dagli uomini del comandante Stefano Rossi, negli scorsi giorni hanno permesso di rilevare tre infrazioni commesse da altrettanti esercenti. A comunicarlo è la giunta, e in particolare l'assessore Emanuele Loperfido. I locali pubblici (l'Izi play di viale della Libertà, il Cafè Colombia di Via San Quirino e il Centro giochi Perseo di via Gemelli), sono stati visitati dalla polizia locale e i titolari nei tre casi menzionati hanno rilevato la presenza di slot machine e vlt funzionanti nonostante il sopralluogo fosse andato in scena negli orari vietati dall'ordinanza. In tutti e tre i casi, trattandosi della prima infrazione dall'entrata in vigore del provvedimento, è scattata solamente la sanzione, che parte da un importo minimo di 500 euro. Qualora la violazione venga ripetuta, invece, le sanzioni possono trasformarsi nella chiusura a tempo dell'esercizio pubblico. I tre locali che sono stati colti in fallo dai controlli a sorpresa, quindi, ora dovranno fare molta attenzione per non incappare nel fermo dell'attività, che rappresenterebbe una vera mazzata. Ecco quali sono le fasce orarie durante le quali le slot devono essere spente. «L'orario massimo di funzionamento degli apparecchi - si legge - è fissato dalle ore 8 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 19 di tutti i giorni, festivi compresi. Gli stessi apparecchi, nelle ore di non funzionamento, devono essere spenti tramite l'apposito interruttore elettrico». Questo per quanto riguarda tutti i locali che ospitano anche videopoker, mentre per le sale slot vere e proprie sono state immaginate altre restrizioni. L'orario massimo di funzionamento degli apparecchi, in questo caso è fissato dalle ore 8 alle ore 12 e dalle ore 18 alle ore 24 di tutti i giorni, festivi compresi. E l'obiettivo è ancora quello di estendere il provvedimento anche nei comuni vicini a Pordenone, soprattutto nei confronti di quelli che si affacciano sulla Pontebbana.
L'amministrazione pordenonese ha incontrato gli altri sindaci e prova ancora a trovare la quadra, altrimenti l'unico effetto garantito rimane quello di spostare i giocatori dalla città all'Hinterland. Poi saranno i singoli amministratori, nella quotidianità, a dover gestire le eventuali lamentele che arriveranno dal mondo del commercio. A Pordenone ci sono già state: si sono mossi i singoli esercenti, che hanno chiesto all'amministrazione Ciriani di modificare gli orari di funzionamento delle slot. Ma Loperfido ha tenuto la barra dritta e per ora è riuscito ad alzare un muro, coadiuvato dai controlli che hanno pizzicato i primi trasgressori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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