Hydrogea, maxi-piano lavori da 31 milioni

Sabato 25 Febbraio 2017
Hydrogea, maxi-piano lavori da 31 milioni
PORDENONE - (d.l.) Un maxi-piano di lavori negli impianti e nelle rete idrica per un valore complessivo di circa 31 milioni di euro. Opere che serviranno a migliorare l'efficienza e l'efficacia del sistema idrico nei territori dei ventuno Comuni che sono gestiti dalla società Hydrogea, partecipata a maggioranza da Pordenone. Il programma dei lavori è spalmato sul quadriennioo 2016-2019. I primi cantieri potranno partire già nelle prossime settimane. Il maxi-piano - in buona parte già predisposto a livello progettuale dalla precedente gestione di Hydrogea - ha subito un' accelerazione poiché trova una copertura finanziaria propria per oltre 20 milioni di euro. Gli altri undici milioni, necessari per le opere programmate negli anni successivi al 2017, saranno recuperati sia attraverso i canali del finanziamento europeo che attraverso mutui bancari agevolati cui si accederà in cordata anche con altri gestori. Il piano, nella parte cantierabile nell'anno in corso, ha avuto il via libera dall'assemblea della società dopo il Consiglio dei 21 Comuni (per Pordenone era presente l'assessore Maria Cristina Burgnich, tre gli astenuti) che fanno riferimento a Hydrogea. «Si tratta - ha precisato Giovanni De Lorenzi, presidente della società - di lavori che punteranno a realizzare impianti di nuova generazione, a garantire la manutenzione dell'intera rete e a risolvere definitivamente il problema della presenza degli inquinanti (il Dact derivante dall'atrazina, ndr) in particolare nei Comuni di Pordenone, Roveredo e Spilimbergo con 2 milioni regionali. I lavori riguarderanno però tutti i Comuni consorziati in base alle necessità e alle esigenze del sistema idrico». Per fare fronte alle molte opere - che rappresentano anche un piccolo volano per l'edilizia locale - Hydrogea si servirà anche di figure tecniche esterne reclutate attraverso le agenzie del lavoro al fine di potenziare gli uffici. Insomma, una boccata d'ossigeno anche per l'indotto locale.
Lo stesso consiglio dei Comuni ha preso atto della sostituzione di un componente del Cda, garantendo la parità di genere prevista dalla norma. A Stefania Giacomello, che si era dimessa a dicembre per impegni di lavoro, subentra la spilimberghese Francesca Cozzi. Sulla nomina l'assemblea si è divisa registrando l'astensione di cinque Comuni di centrosinistra, tra questi Aviano e Roveredo. Approvato poi il nuovo statuto della società (recepisce la riforma Madia): anche in questo caso alcuni Comuni hanno sottolineato l'«inopportunità che il nuovo statuto fosse stato prima approvato dal Consiglio del Comune di Pordenone e poi portato in assemblea. Sarebbe stato più opportuno - è stata l'obiezione - il passaggio inverso».
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci