SACILE
Se da un lato si continua a raccomandare prudenza al fine di evitare facili allarmismi, dall'altro non si nasconde la preoccupazione per quanto le analisi dell'Arpa potranno dire sui campioni dei granuli rossi non identificati sparsi per il centro. «Tutto ciò che si doveva fare - assicura il comandante della Municipale, Stefano Antonel - è stato fatto nel più breve tempo possibile: sopralluogo, raccolta di un campione e di tutta la sostanza sparsa sul selciato, messa sotto sequestro e invio del materiale all'Arpa. Le analisi richiedono alcuni giorni e pertanto fino ad allora è opportuno non fare previsioni». Prudenza anche da parte dell'assessore all'Ambiente Vannia Gava che ha seguito le varie fasi del rinvenimento. Intanto alcuni veli sembrano alzarsi sulla vicenda. In primo luogo sembra si tratti di sostanza nociva già usata, come sottolinea il sacilese M.R., «per le lumache». Inoltre, è opinione comune che la scelta del giovedì, giorno di mercato, non sia stata casuale, ma fatta appositamente in quanto le bancarelle avrebbero oscurato le immagini che avrebbero potuto essere fissate dalle telecamere presenti in diverse aree di piazza del Popolo e consentito agli ignoti di operare senza il pericolo di essere ripresi. Secondo le testimonianze di alcuni operatori del mercato le cui bancarelle si trovano nell'area sud della Piazza, al loro arrivo non c'era alcuna sostanza sparsa, dato che il rosso sarebbe balzato subito agli occhi. Hanno anche riferito di aver visto alcune persone aggirarsi sotto i portici mentre stavano predisponendo la merce. Questo avvalorerebbe la tesi sostenuta da alcuni residenti che gli autori del gesto sarebbero abitanti nella zona, che già in passato avrebbero manifestato insofferenza per la presenza non solo di colombi ma anche di altri animali. Però i malfattori non possono ritenersi al sicuro, sottolineano, perchè ci sono anche gli impianti di videosorveglianza della gioielleria e di altri negozi proprio adiacenti le zone del rinvenimento della sostanza misteriosa. Ampie macchie di sostanza misteriosa sono state notate sul Livenza, sul tratto di fiume adiacente il ponte di via Ponte Lacchin. Inoltre, dalla visione delle telecamere potrebbero emergere elementi anche sull'abbandono di rifiuti, ovvero i quattro sacchi recuperati giovedì mattina, che non sono il solo episodio da condannare. Abbandoni sono stati verificati anche sotto il porticato di via Mazzini, davanti all'Ufficio del Turismo, e in piazza del Popolo, dove sacchi abbandonati in giornate non di raccolta o bidoni rovesciati non offrono certamente un bello spettacolo.
M.S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se da un lato si continua a raccomandare prudenza al fine di evitare facili allarmismi, dall'altro non si nasconde la preoccupazione per quanto le analisi dell'Arpa potranno dire sui campioni dei granuli rossi non identificati sparsi per il centro. «Tutto ciò che si doveva fare - assicura il comandante della Municipale, Stefano Antonel - è stato fatto nel più breve tempo possibile: sopralluogo, raccolta di un campione e di tutta la sostanza sparsa sul selciato, messa sotto sequestro e invio del materiale all'Arpa. Le analisi richiedono alcuni giorni e pertanto fino ad allora è opportuno non fare previsioni». Prudenza anche da parte dell'assessore all'Ambiente Vannia Gava che ha seguito le varie fasi del rinvenimento. Intanto alcuni veli sembrano alzarsi sulla vicenda. In primo luogo sembra si tratti di sostanza nociva già usata, come sottolinea il sacilese M.R., «per le lumache». Inoltre, è opinione comune che la scelta del giovedì, giorno di mercato, non sia stata casuale, ma fatta appositamente in quanto le bancarelle avrebbero oscurato le immagini che avrebbero potuto essere fissate dalle telecamere presenti in diverse aree di piazza del Popolo e consentito agli ignoti di operare senza il pericolo di essere ripresi. Secondo le testimonianze di alcuni operatori del mercato le cui bancarelle si trovano nell'area sud della Piazza, al loro arrivo non c'era alcuna sostanza sparsa, dato che il rosso sarebbe balzato subito agli occhi. Hanno anche riferito di aver visto alcune persone aggirarsi sotto i portici mentre stavano predisponendo la merce. Questo avvalorerebbe la tesi sostenuta da alcuni residenti che gli autori del gesto sarebbero abitanti nella zona, che già in passato avrebbero manifestato insofferenza per la presenza non solo di colombi ma anche di altri animali. Però i malfattori non possono ritenersi al sicuro, sottolineano, perchè ci sono anche gli impianti di videosorveglianza della gioielleria e di altri negozi proprio adiacenti le zone del rinvenimento della sostanza misteriosa. Ampie macchie di sostanza misteriosa sono state notate sul Livenza, sul tratto di fiume adiacente il ponte di via Ponte Lacchin. Inoltre, dalla visione delle telecamere potrebbero emergere elementi anche sull'abbandono di rifiuti, ovvero i quattro sacchi recuperati giovedì mattina, che non sono il solo episodio da condannare. Abbandoni sono stati verificati anche sotto il porticato di via Mazzini, davanti all'Ufficio del Turismo, e in piazza del Popolo, dove sacchi abbandonati in giornate non di raccolta o bidoni rovesciati non offrono certamente un bello spettacolo.
M.S.
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