Giudici di pace, sede rivoluzionata

Mercoledì 18 Luglio 2018
Giudici di pace, sede rivoluzionata
LA CITTÀ CHE CAMBIA
PORDENONE Archiviato il vecchio progetto di trasferirla nell'ex Biblioteca civica, la sede dei Giudici di pace resta al suo posto, in via Rivierasca. Ma la palazzina, inadeguata sotto innumerevoli punti di vista, sarà riqualificata con un intervento del valore di due milioni 430mila euro, finanziato grazie al bando delle Periferie urbane e che prenderà il via nell'autunno del 2019, per essere completato nell'arco di 18 mesi.
L'edificio, progettato da Mario Pellissetti e completato alla fine degli anni Cinquanta, era stato originariamente realizzato per ospitare il consultorio dell'Onmi (Opera nazionale maternità e infanzia) per ragazze madri. Nel 1975, in seguito alla soppressione dell'Onmi, fu acquistato dal Comune, che lo destinò inizialmente ad asilo nido e successivamente a sede dei Giudici di pace, ma attualmente risulta inadeguato dal punto di vista energetico, funzionale, impiantistico, antincendio, statico e delle barriere architettoniche. Per di più, si rende necessario aumentare gli spazi a disposizione per ospitare cancellerie e aule per le udienze, alla luce dell'aumento del numero dei casi trattati dopo l'accorpamento degli sportelli di Maniago, Spilimbergo e San Vito al Tagliamento, nel settembre del 2013. Per questo, nei progetti della precedente amministrazione, i Giudici di pace avrebbero dovuto traslocare nell'immobile di piazza della Motta, destinato invece dalla Giunta Ciriani a ospitare le scuole di musica.
NUOVO VOLTO
I Giudici di pace resteranno dunque in via Rivierasca, ma dopo un intervento che cambierà radicalmente il volto della palazzina. Innanzitutto sarà realizzato un ampliamento sul lato nord-ovest che conterrà, al piano terra, il nuovo ingresso principale, protetto da un'ampia zona porticata e, al primo e al secondo piano, il vano ascensore e i servizi igienici dedicati al pubblico. L'intero fabbricato sarà adeguato all'attuale normativa antisismica, anche con il rifacimento della copertura, mentre dal punto di vista energetico raggiungerà la categoria Nzeb. Sarà realizzata una nuova scala esterna di emergenza per adeguare il fabbricato alle norme per la prevenzione degli incendi e la distribuzione funzionale interna sarà adeguata alle diverse esigenze degli uffici. Il posizionamento dell'ingresso verrà ribaltato rispetto a quello attuale: non più sulla via Riviera del Pordenone ma sul lato del Tribunale, al quale sarà collegato da uno specifico percorso. Il nuovo ingresso unico, oltre a unire la struttura al palazzo di giustizia, metterà a disposizione lo spazio necessario per garantire l'accesso a tutti gli utenti, anche a quelli con disabilità, soluzione che non sarebbe invece realizzabile mantenendo l'ingresso affacciato sulla Rivierasca.
L'ingresso originario da via Riviera del Pordenone sarà invece utilizzato come uscita d'emergenza per l'evacuazione in caso di piene eccezionali del fiume Noncello. Al piano terra si troveranno, fra l'altro, l'area degli amministratori di sostegno, l'archivio, l'aula per le udienze penali con sala riunioni e due uffici per i Giudici di pace. Al primo piano la cancelleria civile, gli uffici amministrativi, l'ufficio per il funzionario, l'aula udienze, una sala attrezzata per le aste telematiche, l'ufficio del presidente e quello per un Giudice. Al secondo piano, infine, cinque uffici open space, tre uffici per i Giudici, la cancelleria penale, una sala riservata agli avvocati. Quanto all'aspetto esterno, sul lato sud verrà mantenuto lo schema decorativo, con le finestre incorniciate e il portale centrale aggettante. Via invece il terrazzione del secondo piano sul lato sud-est, mentre verrà mantenuto quello con il parapetto decorato al primo piano.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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