Gay pride, il Comune chiude le porte

Venerdì 24 Marzo 2017
Gay pride, il Comune chiude le porte
Dopo il no dell'amministrazione, la mostra sui transessuali cerca nuovi spazi, anche con il supporto del Partito democratico cittadino. Ma se su questo almeno - la ricerca di nuovi spazi - l'assessore Pietro Tropeano e il gruppo di minoranza concordano, la vicenda continua a suscitare polemiche. L'amministrazione comunale - ribadisce l'assessore - si è presa l'incarico di cercare una soluzione, e avevo individuato la disponibilità della sala della Provincia per la settimana precedente a quella richiesta. Per motivi organizzativi l'associazione La Fenice non ha accettato. Ne abbiamo discusso in giunta, e non sono state date altre soluzioni. Bocciata anche la proposta del Pd di utilizzare gli spazi del chiostro della Biblioteca civica: Non è una sede dignitosa - replica Tropeano -. Non si fa una mostra nel chiostro della Biblioteca, per poi rimuoverla e reinstallarla continuamente. E lancia altre idee: Non c'è solo il Comune che deve mettere a disposizione gli spazi. Ci sono per esempio alcuni luoghi aperti della sede della Provincia, oppure si può chiedere a Cinemazero o alla Casa dello studente. Oppure la mostra si può fare in periferia. Ricevo migliaia di richieste di spazi dalle associazioni e la programmazione è già chiusa per tutto l'anno prossimo: non possiamo accontentare tutti. Quello che potevamo fare l'abbiamo fatto. Ma Lorenzo Marcon (Pd) sottolinea che il ritardo con il quale l'assessore ha risposto, dopo essere stato più volte sollecitato, ha prodotto un danno all'associazione. Sarebbe stato meglio dire subito di no. E ancora: Pare impossibile che la Giunta dei miracoli non possa trovare uno spazio per 19 foto. Inoltre, si è anche negato il patrocinio a questa iniziativa. Di certo, inevitabilmente, l'associazione La Fenice Fvg, con l'aiuto del Pd, raccoglie l'invito a cercare soluzioni alternative per il progetto itinerante Tra le nuvole che vorrebbe portare in città in coincidenza con la celebrazione del Gay pride a Udine. Una potrebbe essere quella di un temporary shop in centro che renda visibile l'esposizione anche al di fuori degli orari di apertura.

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