Furto in Cardiologia, sparite le sonde

Martedì 15 Agosto 2017
Furto in Cardiologia, sparite le sonde
Ancora ladri in azione all'ospedale Santa Maria degli Angeli. Ancora numerose sonde endoscopiche asportate. E questa volta il bottino è tutt'altro che magro: supera abbondantemente i 100mila euro. La scoperta è stata fatta ieri mattina, poco prima delle 8, dal personale che lavora all'interno del reparto di Cardiologia, al primo piano del nosocomio di Pordenone. Su porte ed armadietti erano chiari i segni di effrazione, effettuati probabilmente con un cacciavite. Qualcuno, probabilmente tra sabato e domenica, approfittando del calo di personale che puntualmente si registra nel periodo estivo, si è introdotto nella stanza dove sono custodite sonde utilizzate nella cardiografia e nell'ecografia doppler. Ha provveduto a scardinare gli armadietti dove sono custodite e, senza dare nell'occhio, è scappato con dodici sonde facendo perdere le tracce. Il danno è ingente e, come detto, supera i 100mila euro. Ieri mattina è stata sporta regolare denuncia di furto al presidio di polizia che si trova all'interno dell'ospedale civile. Del fatto è stato prontamente informato il direttore sanitario, Giuseppe Sclippa: «Non abbiamo idea di chi possa essere stato allarga le braccia ma è sicuramente qualcuno che conosce come muoversi all'interno dei reparti. L'ultima volta le sonde erano state utilizzate venerdì e pertanto il furto deve essersi verificato tra sabato e domenica. Trattandosi di sonde particolarmente sofisticate, il loro valore non è irrisorio. Dodici quelle che sono sparite nel nulla. Il costo complessivo non lo conosco nel dettaglio ma a spanne dovrebbe superare abbondantemente i 100mila euro. Sono episodi che ci lasciano con l'amaro in bocca». Fortunatamente, a causa del furto, nella struttura ospedaliera non si sono verificati disagi. Due dispositivi, sempre utilizzati nella cardiografia e nell'ecografia doppler, sono stati immediatamente messi a disposizione del reparto e dell'utenza. Altri, in caso di emergenza, potrebbero arrivare da altri presidi ospedalieri del Friuli Occidentale. La lista dei furti nell'ospedale è lunga. L'ultimo, in ordine di tempo, risale al 4 luglio quando ignoti, che probabilmente stavano tenendo d'occhio il personale medico ed infermieristico impegnato in visite ambulatoriali, erano riusciti a sottrarre due sonde ottiche del valore di circa 20mila euro. L'anno scorso, invece, a sparire erano state diverse sonde dai reparti di urologia e gastroenterologia. Nel 2015, invece, era stata messa a segno una razzia di endoscopi. Si era trattato, senza ombra di dubbio, di un furto su commissione. Erano state rubate dagli armadietti del reparto di gastroenterologia quattordici sonde ottiche di nuovissima generazione. La sparizione dei preziosi strumenti di diagnostica era stata notata dal personale infermieristico rientrato in servizio. Rilievi ed indagini erano stati eseguiti delle volanti e dalla squadra mobile della polizia di Pordenone. Dunque ladri sempre più alla ricerca di strumentazioni altamente sofisticate, di ingente valore, facilmente rivendibili, ovviamente a prezzi inferiori, a strutture mediche private che le utilizzano.
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