Finanza, ex coinquilino perde la divisa

Sabato 25 Febbraio 2017
Finanza, ex coinquilino perde la divisa
PORDENONE - (c.a.) Sette ore di testimonianza in Corte d'assise a Udine non gli hanno restituito la divisa della Guardia di finanza. Sergio Romano, ex coinquilino di Trifone Ragone e Giosuè Ruotolo, si è visto respingere l'appello in Consiglio di Stato. Contava di poter essere riammesso nelle Fiamme Gialle, che aveva dovuto lasciare alla fine del corso per non aver collaborato sin dalle prime battute alle indagini sull'omicidio del caporal maggiore di Adelfia e della fidanzata Teresa Costanza. Il Tar del Lazio aveva confermato l'esclusione dal concorso indetto nel 2011 per il reclutamento di 1.250 allievi finanzieri, al quale Romano era stato ammesso assieme allo stesso Ragone e Ruotolo, sospettato di essere l'autore del duplice delitto. Il Consiglio di Stato ieri ha confermato la decisione.
Al processo Romano ha fatto il possibile per cancellare ombre e sospetti di favoreggiamento, reato per il quale era stato indagato. Ha anche precisato di essere finito nei guai per circostanze che non era stato lui a tacere. Si riferiva al fatto che la sera del 17 marzo 2015, verso le 19.15, non si era imbattuto in Ruotolo che usciva di casa in tuta da ginnastica, lo aveva soltanto visto più tardi seduto nell'auto parcheggiata sotto casa. Ruotolo si giustificò dicendo che stava controllando l'assicurazione. Al Consiglio di Stato non è parso che la decisione della Guardia di Finanza di escluderlo dal Corpo sia stata «esercitata in maniera palesemente illogica o macroscopicamente irragionevole». E ciò «alla luce del tenore complessivo delle dichiarazioni» rilasciate da Romano in qualità di persona informata sui fatti in un'indagine relativa «a un grave delitto e in considerazione, oltretutto, della specificità delle funzioni proprie del Corpo della Guardia di finanza».
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