LA NOVITÁ
PORDENONE Pordenone Fiere mette nero su bianco il regolamento per risparmiare sulle spese di rappresentanza e va verso il pareggio anche negli anni dispari, quelli tradizionalmente più difficili (quelli, cioè, che non possono contare sulle fiere tecniche, che hanno cadenza biennale). L'approvazione da parte del Consiglio comunale del nuovo statuto della spa diventa l'occasione, per il presidente Renato Pujatti, di rispondere alle domande dell'opposizione illustrando alcuni dati su quanto realizzato dalla Fiera negli ultimi anni. Primo tema è quello del risparmio di 80mila euro sottolineato da Nicola Conficoni (Pd): «Quei risparmi - spiega Pujatti - sono dovuti sostanzialmente al fatto che il presidente viaggia con la propria auto, usa il proprio telefono e non ha rimborsi sulle trasferte perché non è stato possibile sovrapporli alle trasferte che compio per la mia società. Ma, proprio per trasformare questo risparmio in qualcosa di strutturato, si è fatto un regolamento per cui il presidente per una missione deve essere autorizzato dal vicepresidente e gli altri consiglieri dal presidente, con un resoconto finale firmato. Questo è un modo per controllare cose che in passato magari si facevano in maniera più leggera». Quanto ai bilanci, è Massimo Drigo (Pordenone Cambia) a sottolineare come anche gli anni dispari abbiano visto una riduzione del deficit, calato da 980mila euro fino ai -360mila euro del 2017, di fatto già recuperati nei primi mesi del 2018: «Siamo arrivati a un disavanzo minore - ha spiegato ancora il presidente - nonostante delle spese straordinarie non considerate dovute agli investimenti fatti: invece che noleggiare costantemente del materiale, abbiamo realizzato un sistema di allestimenti, e questo ha comportato un investimento di 100mila euro nel 2017 ma che nel 2018 è stato già ammortizzato dall'utilizzo. Inoltre, ancora oggi stiamo cercando di migliorare il risparmio energetico, e quindi tutti i nuovi allestimenti hanno lampade a led. Di questi daremo conto a fine anno». Infine, alla richiesta di pubblicare il bilancio della società, annuncia che sul sito internet è già presente il bilancio sociale: «Lì sono segnati anche gli interventi nei confronti di eventi culturali e appuntamenti della città, non per far gioire questa o quella parte, ma per il territorio. Quindi vengono scelti in consiglio di amministrazione e si cerca di fare in modo che questo porti un risparmio». Quanto al controverso bosco delle farfalle, la prima delle iniziative realizzate in tandem con l'amministrazione comunale, «lo scorso anno è stato un investimento - premette -. Quest'anno, oltre alle solite dodici società che esponevano a Pordenone per Ortogiardino, c'erano altre 33 società che volevano far parte di questa compagine. Quindi l'investimento dello scorso anno per indicare una strada credo che sia stato un investimento corretto. Per questo preannuncio che abbiamo chiesto all'amministrazione comunale se può concederci altri spazi, laddove sia possibile, perché le aziende di questo comparto possano esporre. Segnalo anche che lo scorso anno Pordenone Fiere ha portato in città 332mila persone e che lavora per essere leader in questa regione». «Se un investimento di 10-12mila euro comporta poi la possibilità di fare uno scambio fruttuoso, mi sembra che quell'investimento sia stato intelligente - commenta il sindaco Alessandro Ciriani - Concentrarsi su poche migliaia di euro e non vedere la riduzione del deficit, che fra l'altro è avvenuta senza ridurre le manifestazioni, mi sembra strano». E a Samuele Stefanoni (M5S), che paventa il rischio che, con i futuri assetti istituzionali, Pordenone Fiere si trasformi da società partecipata in controllata, il primo cittadino replica: «Se saremo mai un ente che ha una controllata, ce ne faremo una ragione, ma vorrei ricordare che il presidente dell'Uti è il sindaco di Porcia, quindi nulla è scontato. Cosa succederà alle Uti solo Dio e Fedriga lo sanno».
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Pordenone Fiere mette nero su bianco il regolamento per risparmiare sulle spese di rappresentanza e va verso il pareggio anche negli anni dispari, quelli tradizionalmente più difficili (quelli, cioè, che non possono contare sulle fiere tecniche, che hanno cadenza biennale). L'approvazione da parte del Consiglio comunale del nuovo statuto della spa diventa l'occasione, per il presidente Renato Pujatti, di rispondere alle domande dell'opposizione illustrando alcuni dati su quanto realizzato dalla Fiera negli ultimi anni. Primo tema è quello del risparmio di 80mila euro sottolineato da Nicola Conficoni (Pd): «Quei risparmi - spiega Pujatti - sono dovuti sostanzialmente al fatto che il presidente viaggia con la propria auto, usa il proprio telefono e non ha rimborsi sulle trasferte perché non è stato possibile sovrapporli alle trasferte che compio per la mia società. Ma, proprio per trasformare questo risparmio in qualcosa di strutturato, si è fatto un regolamento per cui il presidente per una missione deve essere autorizzato dal vicepresidente e gli altri consiglieri dal presidente, con un resoconto finale firmato. Questo è un modo per controllare cose che in passato magari si facevano in maniera più leggera». Quanto ai bilanci, è Massimo Drigo (Pordenone Cambia) a sottolineare come anche gli anni dispari abbiano visto una riduzione del deficit, calato da 980mila euro fino ai -360mila euro del 2017, di fatto già recuperati nei primi mesi del 2018: «Siamo arrivati a un disavanzo minore - ha spiegato ancora il presidente - nonostante delle spese straordinarie non considerate dovute agli investimenti fatti: invece che noleggiare costantemente del materiale, abbiamo realizzato un sistema di allestimenti, e questo ha comportato un investimento di 100mila euro nel 2017 ma che nel 2018 è stato già ammortizzato dall'utilizzo. Inoltre, ancora oggi stiamo cercando di migliorare il risparmio energetico, e quindi tutti i nuovi allestimenti hanno lampade a led. Di questi daremo conto a fine anno». Infine, alla richiesta di pubblicare il bilancio della società, annuncia che sul sito internet è già presente il bilancio sociale: «Lì sono segnati anche gli interventi nei confronti di eventi culturali e appuntamenti della città, non per far gioire questa o quella parte, ma per il territorio. Quindi vengono scelti in consiglio di amministrazione e si cerca di fare in modo che questo porti un risparmio». Quanto al controverso bosco delle farfalle, la prima delle iniziative realizzate in tandem con l'amministrazione comunale, «lo scorso anno è stato un investimento - premette -. Quest'anno, oltre alle solite dodici società che esponevano a Pordenone per Ortogiardino, c'erano altre 33 società che volevano far parte di questa compagine. Quindi l'investimento dello scorso anno per indicare una strada credo che sia stato un investimento corretto. Per questo preannuncio che abbiamo chiesto all'amministrazione comunale se può concederci altri spazi, laddove sia possibile, perché le aziende di questo comparto possano esporre. Segnalo anche che lo scorso anno Pordenone Fiere ha portato in città 332mila persone e che lavora per essere leader in questa regione». «Se un investimento di 10-12mila euro comporta poi la possibilità di fare uno scambio fruttuoso, mi sembra che quell'investimento sia stato intelligente - commenta il sindaco Alessandro Ciriani - Concentrarsi su poche migliaia di euro e non vedere la riduzione del deficit, che fra l'altro è avvenuta senza ridurre le manifestazioni, mi sembra strano». E a Samuele Stefanoni (M5S), che paventa il rischio che, con i futuri assetti istituzionali, Pordenone Fiere si trasformi da società partecipata in controllata, il primo cittadino replica: «Se saremo mai un ente che ha una controllata, ce ne faremo una ragione, ma vorrei ricordare che il presidente dell'Uti è il sindaco di Porcia, quindi nulla è scontato. Cosa succederà alle Uti solo Dio e Fedriga lo sanno».
Lara Zani
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