Estate in città, eventi per 110 mila euro

Martedì 23 Maggio 2017
Estate in città, eventi per 110 mila euro
Circa 110mila euro per l'«Estate in città» 2017: questa la somma che l'amministrazione conta di mettere insieme per gli eventi che animeranno il centro e i quartieri nei prossimi mesi, fra contributi dello stesso ente, di istituzioni pubbliche e di istituti bancari. Lo ha spiegato l'assessore alla Cultura Pietro Tropeano, in sede di approvazione da parte del Consiglio comunale di due variazioni di bilancio che, fra l'altro, allocavano risorse da destinarsi ai grandi eventi.
Ma proprio sull'«Estate in città» è scontro fra maggioranza e opposizione: il Pd presenta infatti, con Antonella Del Ben, un ordine del giorno che chiede l'allargamento degli eventi ai quartieri. Il sindaco Alessandro Ciriani lo fa proprio, pur definendolo «superfluo, perché prima bisogna vedere il programma, che è in costruzione e che ovviamente prevede attività nei quartieri». Il centrosinistra sceglie però di astenersi sulla delibera, mentre il Movimento 5 Stelle vota contro: «Non ho preclusioni - spiega Marco Salvador (Pordenone 1291) -, è giusto che un'amministrazione organizzi eventi, ma la cultura non è semplicemente la grigliata, è anche l'aspetto formativo. La chiusura della Rivierasca, per esempio, non sarebbe dovuta servire solamente per riempirla di bancarelle, ma per riconsegnare quel tratto di strada alla fruizione della città».
Poco meno di 16mila euro sono stati invece destinati a un corso professionalizzante per una cinquantina di richiedenti asilo, che impareranno la coltivazione e la vendita di prodotti dell'orto: «Due mesi fa spiega l'assessore alle Politiche sociali Eligio Grizzo abbiamo concordato con la Regione una serie di progetti rivolti al popolo dei migranti residenti qui, inseriti nel piano Sprar: persone rubricate all'interno di un elenco della Prefettura e che si dichiarano disponibili per svolgere una qualunque attività all'interno del territorio». Partner dell'iniziativa, battezzata Dalla semina alla stiva, saranno il Comune stesso, l'Opera Sacra famiglia e una serie di associazioni. I migranti frequenteranno un corso di sei mesi, svolgendo la parte pratica in alcuni terreni che l'Opera sacra famiglia ha acquistato nella zona di Villanova e imparando la semina, la coltivazione, la raccolta dei prodotti e il loro stivaggio. Parte del raccolto sarà destinato ad associazioni di volontariato per le esigenze di persone e famiglie in difficoltà, parte venduto per pagare spese vive. Il progetto verrà presentato a breve: e l'amministrazione comunale ha anticipato la somma per l'acquisto di materiali per consentire l'avvio dell'iniziativa.
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