Esaminando il Piano sono state trovate falle nell'istituto, segnalate alla Provincia

Mercoledì 22 Marzo 2017
Esaminando il Piano sono state trovate falle nell'istituto, segnalate alla Provincia
La sirena di allarme che avverte dello scoppio di un incendio e quattro minuti dopo i 1.400 tra studenti e lavoratori del liceo Grigoletti erano fuori dall'edificio.
Questo il positivo bilancio della prova di evacuazione improvvisa avvenuta ieri nella scuola superiore durante la seconda ora di lezione. La novità è stata non solo l'assenza di preavviso (solitamente le simulazioni sono rese note), ma soprattutto che a monitorarla assieme ai Vigili del fuoco e al responsabile della sicurezza della scuola è stato anche un gruppo di trenta studenti di quarta che quest'anno hanno partecipato al progetto di alternanza scuola-lavoro dedicato alle emergenze coordinato dalla docente Maria Grazia Del Ben, con il coinvolgimento di Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Gruppo di psicologi dei popoli, Radioamatori, Pronto Soccorso, Soccorso alpino, associazione Salus mundi.
Ad essere informati del finto allarme di ieri mattina erano solo la dirigente scolastica, il vicepreside, e alcuni bidelli. Alle 9.36 il segnale è scattato: non più quello tradizionale che preannuncia una generica comunicazione, bensì la sirena.
L'allarme infatti è stato sostituito nelle scorse settimane su proposta degli stessi studenti, dopo aver studiato il piano di evacuazione assieme a Vigili del fuoco e responsabile della sicurezza. Proprio durante il progetto era nata l'idea di una prova di evacuazione improvvisa. Esaminando il piano, i ragazzi hanno anche «rilevato alcune falle nell'edificio che abbiamo già sottoposto all'attenzione dell'ex Provincia», commenta Ornella Varin, dirigente scolastico del Grigoletti.
«È la prima volta che viene fatto un lavoro di questo tipo in tema di sicurezza - spiega Doriano Minisini, comandate provinciale dei Vigili del fuoco -. A valutare comportamenti e reazioni sono gli stessi studenti che in questo caso si sono messi dall'altra parte e hanno capito come funziona la sicurezza».
L'esercitazione servirà non solo a misurare i tempi di evacuazione dell'edificio, ma anche ad avere un'analisi del comportamento delle persone in situazioni d'emergenza, specie davanti a imprevisti, come un'uscita di sicurezza che non funziona (era stata intenzionalmente bloccata). Le telecamere sono state messe a disposizione dal Laboratorio dei Nuovi media: le immagini e le risposte dei ragazzi che hanno compilato i questionari dopo la simulazione saranno analizzati dagli studenti e dagli operatori della sicurezza per avere degli indicatori su quale siano le reazioni e i comportamenti in caso di incendio o di terremoto.
«Chiaro che il tempo di evacuazione dipende dalla gravità dell'evento, ma anche dalla formazione che viene data sulle misure di sicurezza. Queste esercitazioni servono a inserire degli automatismi con cui ridurre le incertezze e dunque i tempi di reazione», aggiunge Stefano Zanut direttore vice dirigente dei Vigili del Fuoco. «Questo progetto contribuisce a sviluppare la cultura della sicurezza - commenta la docente Maria Grazia Del Ben -. I ragazzi hanno potuto toccare con mano come si gestisce l'emergenza e conoscere delle figure professionali in cui altrimenti non si sarebbero imbattuti».
Una mattinata intensa, quella di ieri, iniziata con la simulazione di evacuazione andata a buon fine, a cui è seguito, in tarda mattinata, l'intervento reale degli operatori del 118 chiamati per dare assistenza a uno studente, colpito da un lieve malore di natura respiratoria.
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