Era in Polonia lo specialista della bancarotta

Domenica 10 Dicembre 2017
Era in Polonia lo specialista della bancarotta
IL CASO
PORDENONE Una vita scandita da truffe, fallimenti, condanne, patteggiamenti, misure cautelari in carcere e, da qualche giorno, ancora carcere. In una cella Gianni Castelletto, geometra nato 56 anni fa a Cinto Caomaggiore, rischia di passare il resto della sua vita, perchè il futuro gli riserva qualcosa come 25 anni da scontare. La Squadra Mobile di Pordenone lo ha rintracciato a Zamo, in Polonia. Nel mandato di arresto europeo si spiega che deve scontare un cumulo di pene pari a 8 anni e sei mesi. Ma giovedì scorso, in Cassazione, è diventata definitiva una pena a 9 anni e 5 mesi inflitta dal Tribunale di Pordenone nel 2013 per una serie di fallimenti a catena (cinque nel giro di tre anni). In Corte d'appello a Venezia pende poi un processo per un crac che è gli valso altri 5 anni. E sempre in Cassazione il suo legale, l'avvocato Luciano Rizzo, sta per discutere il ricorso per una condanna a 4 anni di reclusione.
Castelletto, che negli ultimi 25 anni ha vissuto tra Chions, San Vito al Tagliamento e Cinto Caomaggiore, da diverso tempo aveva lasciato l'Italia. Il procuratore Raffaele Tito si era affidato alla sezione catturandi della Mobile per rintracciarlo ed eseguire l'ordine di carcerazione. Inizialmente gli uomini del vicequestore aggiunto Silvio Esposito si sono concentrati a Cinto. ma con la famiglia Castelletto non aveva alcun contatto. Il suo profilo Facebook mostra immagini di palazzi che portano nei Paesi dell'Est. Ed è a Zamo, al confine tra Polonia e Ucraina, dove abitano i parenti della moglie, che Castelletto è stato rintracciato con l'aiuto del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento di Pubblica sicurezza, che aveva allertato la polizia polacca e il proprio esperto per la sicurezza, il vicequestore aggiunto Silvana Giusti che opera all'Ambasciata d'Italia a Varsavia. L'arresto è stato eseguito dal personale del Police central bureau of investigation attraverso l'Enfast team, squadra che si occupa di latitanti. A giorni il 56enne verrà estradato in Italia.
È sommando varie sentenze che la Procura di Pordenone è arrivata a calcolare 8 anni e mezzo di reclusione. Ai 6 anni e 4 mesi inflitti nel 2013 per il crac della Carvet di Sacile, si aggiungono condanne per truffa e l'indulto revocato per gli 8 mesi patteggiati nel 1992 per uno stoccaggio non autorizzato di 90 fusti di solventi organici (clorurati) e la triturazione di materiale contenente vernici. All'epoca era dirigente della Tecnoservice di Villotta. Da allora il suo nome si è legato a società decotte, fallimenti in serie (Finprogex srl di Azzano, Euro Trade di Pordenone, Leader Design di Casarsa, Axo di Pordenone e Palu Bau Italia di San Vito), distrazioni che avevano a che fare con società dell'Est e la famosa truffa dell'Ici patita dal Comune di Azzano Decimo. In quell'occasione Castelletto patteggiò 2 anni e 3 mesi (conto già chiuso con la giustizia) perchè, attraverso un sistema che gli consentiva di raggirare l'Agenzia delle entrate compensando l'Iva attraverso i rimborsi dell'Ici, intascò dall'ente pubblico 95mila euro.
Cristina Antonutti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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