Emergenza profughi, in 70 al parco

Giovedì 17 Agosto 2017
Emergenza profughi, in 70 al parco
Ancora emergenza coperte e sacchi a pelo per i circa settanta richiedenti asilo senza un posto in cui dormire dopo i nuovi sequestri del materiale considerato abbandonato, mentre nel parco di San Valentino la scorsa notte avrebbe dormito anche una coppia di migranti con un bimbo di appena quattro mesi. Secondo quanto risulta ai volontari, la famiglia sarebbe anche già in possesso dei documenti che danno loro diritto a entrare, appena possibile, nell'hub, anche se quella non può comunque essere la destinazione per il minore. Ieri sera la situazione era stata segnalata al comitato provinciale della Croce rossa, che già in passato è intervenuta per tamponare situazioni simili. Intanto il numero delle persone in attesa di entrare alla caserma Monti (con l'aggiunta di alcuni altri che, per motivi diversi, non sono inseriti nei progetti di accoglienza) è attestato, ormai da parecchi giorni, fra le 60 e le 70 unità che notte dopo notte cercano rifugio in diversi luoghi della città, portando con sé tutto quello che possiedono e anche coperte e sacchi a pelo che utilizzano per accamparsi. Materiale che, lamentano i volontari della Rete solidale, spesso viene poi loro sequestrato dalle forze dell'ordine. Di qui il nuovo appello dei volontari, che chiedono aiuto «a tutte le persone sensibili di Pordenone che in questi anni hanno aiutato concretamente i rifugiati», a mettere a disposizione materiale come scarpe da ginnastica, sacchi a pelo o coperte, zainetti per riporre le proprie cose, dentifricio e spazzolini, felpe leggere per la notte e medicinali da banco, in particolare prodotti per difendersi dalle punture di zanzare e altri insetti. Fra coloro che dormono all'aperto la maggioranza è sì costituita da persone che attendono di entrare nell'hub, ma vi sono anche richiedenti asilo usciti o espulsi dai progetti di accoglienza, oltre ad altri che hanno già ottenuto il permesso di soggiorno e si trovano in città per rinnovarlo. L'amministrazione comunale risponde con controlli più serrati nei parchi e nelle zone a rischio degrado della città, con una presenza di pattuglie della Polizia locale più assidua nei luoghi in cui maggiore è la percezione di insicurezza e di pericolo da parte dei cittadini.
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