Elezioni, la legge scippa 14 Comuni

Domenica 14 Gennaio 2018
Elezioni, la legge scippa 14 Comuni
LE CANDIDATURE
PORDENONE È ormai conto alla rovescia per la definizione dei posti in lista per le elezioni politiche del 4 marzo. E per il Pd basterà aspettare - anche se il vertice non sarà definitivo e ci sarà un aggiornamento la settimana successiva - la direzione nazionale di dopodomani per avere già le prime informazioni anche per quanto riguarda il territorio. Intanto, il parlamentare uscente Giorgio Zanin potrebbe ritirare la disponibilità a correre sul collegio uninominale per Montecitorio in assenza del terzo posto nel listino proporzionale, quello che gli consentirebbe di giocarsi la partita per l'elezione. Nel frattempo i candidati per la Camera devono fare i conti con un collegio ridisegnato che ha smembrato il territorio del Friuli occidentale.
LE DECISIONI
Esattamente una settimana fa l'assemblea provinciale del Pd aveva espresso la netta richiesta al partito regionale - e quindi nazionale - di avere un posto contendibile nel listino proporzionale per il deputato uscente Zanin al quale viene chiesto di sacrificarsi nel collegio uninominale. Quel posto - nei primi due ci sarà quasi certamente il tandem Debora Serracchiani-Ettore Rosato - però è conteso a livello regionale da altri deputati. Inoltre, non è escluso che dal Nazareno (essendoci molti deputati uscenti da garantire) possano decidere di paracadutare candidati da altre zone d'Italia. Insomma, a fronte di questa situazione Zanin potrebbe anche ritirare la disponibilità a presentarsi nel seggio uninominale difficilmente conquistabile dai Dem. Una situazione che aprirebbe un nuovo scenario: qualcuno (difficilmente potrà essere Patrizia Del Col, proposta dalla minoranza orlandiana) dovrebbe coprire la casella Pd del seggio uninominale e Giorgio Zanin potrebbe, invece, scegliere di scendere in campo due mesi dopo per la corsa regionale. È chiaro che, a quel punto, il parlamentare uscente chiederebbe la garanzia per il seggio triestino. Ma dovrebbe scontrarsi con l'affollamento nella lista del partito per le regionali. Oltre ai consiglieri uscenti (Liva, Bagatin e Da Giau) puntano a un seggio regionale l'ex assessore pordenonese Nicola Conficoni, il sanvitese Carlo Candido, la maniaghese Franca Quas e per lo spilimberghese lo stesso segretario Giuliano Cescutti. Insomma, qualcuno dovrebbe farsi da parte per dare la precedenza al deputato.
NUOVO COLLEGIO
Intanto tutti i candidati che correranno per la Camera (per il Senato invece ci sono i due maxi-collegi regionali) si ritroveranno a fare campagna elettorale in un collegio territoriale rimpicciolito: il Friuli occidentale, già senza Provincia, è stato scippato anche dalla legge elettorale di 14 Comuni. Il Rosatellum bis ha infatti ridisegnato i confini geografici del collegio pordenonese privandolo di alcuni pezzi. Nella bassa si perdono Cordovado e Morsano al Tagliamento che vengono accorpati al collegio di Udine. Nella zona nord del territorio spariscono le valli Tramontina e d'Arzino. I Comuni di Tramonti di Sotto, Tramonti di Sopra, Meduno, Sequals, Travesio, Arba, Fanna, Cavasso Nuovo, Frisanco, Pinzano al Tagliamento, Castelnovo e Clauzetto sono stati ricompresi nel collegio che comprende la pianura del codroipese, la Carnia e Sappada. Una fetta di territorio pordenonese in cui i residenti-elettori non troveranno però sulla scheda elettorale della Camera i nomi dei candidati espressi dai partiti e dal territorio della Destra Tagliamento. Per la prima volta, dunque, cittadini del Friuli occidentale si troveranno a votare candidati espressi da altri territori regionali. Difficile dire quali effetti politici questo possa avere dal punto di vista dei bacini territoriali di voti per le diverse forze politiche. Certo è che nella vicenda ci ha messo pure lo zampino il destino beffardo: anche Clauzetto, il Comune in cui l'attuale segretario Pd Giuliano Cescutti risiede e dove ha fatto il sindaco, è fuori collegio e quindi il leader provinciale non potrà votare per il candidato espresso dal suo partito. Che, per ora, è Zanin poi si vedrà se ci saranno scelte diverse.
REGIONALI
Ma i partiti guardano oltre le politiche, per molti la vera sfida sono le regionali. In Fratelli d'Italia non mancano le polemiche sulla candidatura del consigliere Alessandro Basso: nel partito più di qualcuno - Dorino De Crignis in testa - sembra ostacolarlo: non avrebbe il curriculum del lungo corso di destra. E nella Lega pare in pole Ivo Moras, il sindaco di Brugnera dovrebbe dimettersi a giorni per correre verso Trieste in compagnia del segretario Stefano Zannier.
Davide Lisetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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