Electrolux, Susegana fuori dalla crisi ma Porcia dovrà ancora attendere

Giovedì 22 Febbraio 2018
STOP SOLIDARIETÀ
PORDENONE Electrolux, Susegana si appresta a uscire dalla crisi mentre Porcia deve ancora attendere. Per lo stabilimento veneto di frigoriferi la multinazionale scandinava ha spiegato ieri al sindacato che è pronta a interrompere in anticipo (la scadenza naturale è il 31 marzo) i contratti di solidarietà anche grazie a un aumento dei volumi, stimato per il 2018, da 750 mila a 785 mila pezzi. Per Susegana - venerdì la questione dovrà passare il vaglio delle non facili assemblee - potrebbe aprirsi un capitolo nuovo: orario flessibile e zero esuberi. Mentre per Porcia la situazione è diversa: la solidarietà ha una scadenza che supera l'estate, ma soprattutto bisognerà valutare la situazione legata ai volumi, previsti in calo e non in crescita, e la presenza di esuberi. Intanto, nel summit di ieri a Mestre con il sindacato nazionale si è anche affrontata la questione del nuovo centro di ricerca delle lavastoviglie e del trasferimento a Porcia del personale da Solaro e da Stoccolma.
ORARIO FLESSIBILE
Susegana fuori dalla crisi stoppa il contratto di solidarietà e torna a un regime di lavoro normale dopo circa sette anni di ammortizzatori sociali. L'azienda ha però chiesto l'applicazione nella fabbrica trevigiana della flessibilità oraria: si lavora oltre le otto ore o i sabati in straordinario nei periodi di picco produttivo quando le commesse sono maggiori venendo pagati per otto ore e accantonando le ore lavorate in più. Tempo che sarà recuperato nei periodo di flesso produttivo quando si lavorerà di meno, per esempio sei ore: anche in questo caso gli operai saranno pagati per otto ore in modo da pareggiare i conti. Uno strumento contemplato nel contratto aziendale e che prevede l'utilizzo di una sorta di banca ore collettiva. L'azienda - se le assemblee daranno il via libera già il 7 marzo si potrà firmare l'accordo - conta di traguardare il 2018 in questo modo. Così da risparmiare l'utilizzo del contratto di solidarietà che, nel caso ce ne fosse bisogno, potrebbe essere riutilizzato nel 2019. Il modello orario proposto ieri per Susegana potrebbe essere utilizzato nei prossimi mesi anche a Porcia? «L'argomento non è in agenda oggi, a Porcia ci sono da valutare ancora diverse cose legate a volumi, esuberi e uscite incentivate dei lavoratori», ha spiegato il sindacato.
CENTRO DI RICERCA
Rispetto agli esuberi, nelle prossime settimane, bisognerà valutare quanti ne saranno rimasti sulla carta dopo che circa 70 lavoratori saranno usciti volontariamente dalla fabbrica - dopo il 31 marzo - con l'incentivo dei 71 mila euro lordi. L'ipotesi è che rimangano circa cento eccedenze. Ieri l'azienda ha anche confermato che prosegue il dialogo rispetto alla disponibilità della Roncadin di Meduno di ricollocare circa ottanta lavoratori. Tutte questioni, però, ancora aperte e da affrontare. Come quella legata al nuovo centro di ricerca sullo sviluppo delle lavastoviglie che Electrolux ha deciso di localizzare a Porcia. Nel vertice di ieri è stato chiesto che sul trasferimento dei 15 addetti di Solaro si apra il confronto con Rsu e sindacato. E rispetto ai settanta ricercatori che dovrebbero arrivare da Stoccolma? La multinazionale non ha ancora i numeri rispetto alle disponibilità al trasferimento in Italia. Ma è assai improbabile che un numero elevato di addetti svedesi si trasferisca a Porcia: l'azienda avrebbe già fatto intendere che troverebbe per loro altre soluzioni in patria. In quel caso la società dovrebbe ricorrere ad assunzioni in loco: tecnici e ingegneri italiani. D'altra parte, negli ultimi tre anni, l'azienda ha già assunto nei laboratori dell'R&D di Porcia circa 130 giovani ingegneri.
Davide Lisetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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