L'INCHIESTA
PORDENONE Droga, armi e una richiesta di condanna per complessivi 28 anni di reclusione. Ilirjan Isufi, 35 anni, Sokol Pali (32), entrambi residenti nel centro balneare veneto e Hysni Sheshi (41) di Valdobbiadene erano stati arrestati nell'aprile di un anno fa. Sono tuttora in misura cautelare in carcere e ieri, nell'udienza preliminare del gup Eugenio Pergola, è cominciato il processo che si celebra con rito abbreviato. Il sostituto procuratore Maria Grazia Zaina ha chiesto pene severissime per tutti e tre gli imputati. Per Sokol ha concluso per 12 anni di reclusione (era partita da 18 anni prima di applicare lo sconto pena di un terzo previsto dal rito); per i coimputati ha chiesto una condanna a 8 anni ciascuno (partendo da una pena di 12 anni). Il gup Eugenio Pergola ha aggiornato l'udienza al 24 aprile, quando leggerà la sentenza.
La marijuana era destinata agli studenti che frequentano le scuole udinesi. Ed è proprio monitorando i contatti tra pusher e studenti che la Squadra Mobile friulana aveva intercettato un gruppo di albanesi che aveva la sua base a Bibione. Con la collaborazione dei colleghi di Venezia e Treviso, oltre che del Commissariato di Portogruaro e della Polizia locale di Bibione, il 12 aprile 2017 scattò il blitz in un appartamento di Arco del Sole. Inizialmente si parlò di un mega sequestro di quasi 36 Kg. di marijuana. «Impossibile - avevano insistito gli arrestati davanti al Tribunale del Riesame - noi ne avevamo 16». E avevano ragione. Rimettendo sulla bilancia il quantitativo sequestrato si è scoperto l'errore: il peso era stato indicato in libbre, non in chilogrammi.
I tre, difesi dagli avvocati Guido Galletti e Fabio Pasquale Crea, sono accusati di detenzione ai fini di spaccio di 15,7 Kg. di marijuana; di cessione di 6 Kg. di marijuana il 16 febbraio 2017 e di un altro chilogrammo venduto il 6 aprile successivo. Tra i sacchetti di droga, erano spuntate anche due mitragliette Skorpio 7,65 provenienti dall'ex Cecoslovacchia. Infine, il solo Sokol deve rispondere anche della detenzione di 33 grammi di cocaina. La sentenza è attesa per il 24 aprile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Droga, armi e una richiesta di condanna per complessivi 28 anni di reclusione. Ilirjan Isufi, 35 anni, Sokol Pali (32), entrambi residenti nel centro balneare veneto e Hysni Sheshi (41) di Valdobbiadene erano stati arrestati nell'aprile di un anno fa. Sono tuttora in misura cautelare in carcere e ieri, nell'udienza preliminare del gup Eugenio Pergola, è cominciato il processo che si celebra con rito abbreviato. Il sostituto procuratore Maria Grazia Zaina ha chiesto pene severissime per tutti e tre gli imputati. Per Sokol ha concluso per 12 anni di reclusione (era partita da 18 anni prima di applicare lo sconto pena di un terzo previsto dal rito); per i coimputati ha chiesto una condanna a 8 anni ciascuno (partendo da una pena di 12 anni). Il gup Eugenio Pergola ha aggiornato l'udienza al 24 aprile, quando leggerà la sentenza.
La marijuana era destinata agli studenti che frequentano le scuole udinesi. Ed è proprio monitorando i contatti tra pusher e studenti che la Squadra Mobile friulana aveva intercettato un gruppo di albanesi che aveva la sua base a Bibione. Con la collaborazione dei colleghi di Venezia e Treviso, oltre che del Commissariato di Portogruaro e della Polizia locale di Bibione, il 12 aprile 2017 scattò il blitz in un appartamento di Arco del Sole. Inizialmente si parlò di un mega sequestro di quasi 36 Kg. di marijuana. «Impossibile - avevano insistito gli arrestati davanti al Tribunale del Riesame - noi ne avevamo 16». E avevano ragione. Rimettendo sulla bilancia il quantitativo sequestrato si è scoperto l'errore: il peso era stato indicato in libbre, non in chilogrammi.
I tre, difesi dagli avvocati Guido Galletti e Fabio Pasquale Crea, sono accusati di detenzione ai fini di spaccio di 15,7 Kg. di marijuana; di cessione di 6 Kg. di marijuana il 16 febbraio 2017 e di un altro chilogrammo venduto il 6 aprile successivo. Tra i sacchetti di droga, erano spuntate anche due mitragliette Skorpio 7,65 provenienti dall'ex Cecoslovacchia. Infine, il solo Sokol deve rispondere anche della detenzione di 33 grammi di cocaina. La sentenza è attesa per il 24 aprile.
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