Disabili in carrozzina, percorso a ostacoli

Sabato 16 Dicembre 2017
GLI OSTACOLI
PORDENONE Le criticità sono evidenti e sotto gli occhi di tutti. Diverse zone della città, così come gli accessi ad alcuni edifici pubblici, non sono a misura di persone portatrici di handicap. Rispetto al passato, per dire il vero, sono stati posti in essere alcuni correttivi ma per alcune situazioni è necessario intervere con tempestività e soprattutto investire molte risorse. Grazie al bando della periferie degradate, l'amministrazione Ciriani potrà beneficiare di un contributo di un milione e 600mila euro: soldi che, una volta approvato il piano, serviranno ad eliminare le barriere architettoniche presenti tra il parcheggio della Rivierasca e Piazza della Motta. In mezzo c'è Piazzetta Pescheria. Sono previsti, a partire dal 2019, interventi sostanziosi che permetteranno non solo di dare un nuovo volto a quella parte di Pordenone ma, soprattutto, a mettere nelle condizioni migliori le persone portatrici di handicap fisici e non vedenti di poter camminare senza incorrere in pericoli che attualmente, invece, sono dietro l'angolo. Interventi che, come ha sottolineato l'assessore Cristina Amirante che nei mesi scorsi ha avuto diversi incontri con i rappresentanti delle associazioni dei portatori di disabilità, porteranno delle migliorie notevoli, con tanto di allargamento dei marciapiedi e la sostituzione (parziale) della pavimentazione, per chi dalla Rivierasca dovrà raggiungere il ridotto del Teatro Verdi.
CRITICITÁ
«L'analisi delle criticità presenti con le associazioni e l'esperienza di chi lavora nei nostri uffici comunali ha tenuto a precisare la stessa Amirante ha portato a creare un gruppo di lavoro che, passo dopo passo, ha dato vita al Piano di eliminazione della barriere architettoniche. Ora non resta che espletare la gara per la progettazione degli interventi, dopodiché dal 2019 i lavori potranno finalmente partire». L'assessore all'Urbanistica ha fatto intendere che quello sarà soltanto uno dei primi interventi. Le aree da 'sanare'' in città, infatti, sono diverse. Le idee non mancano ma la vera sfida sarà quella di reperire le risorse necessarie per mettere sul piatto azioni concrete. La presenza di ostacoli scale, marciapiedi e salite con una certa pendenza possono infatti mettere in seria difficoltà la mobilità di certe persone. E non solo dei disabili. Perché disagi potrebbero essere incontrati anche da donne in gravidanza e da chi, a causa di un infortunio, è costretto momentaneamente a spostarsi in carrozzina o con le stampelle. Un esempio pratico è subito fatto: la rampa di scale che dal parcheggio Marcolin porta a Piazzetta Calderari, dove si trova il Municipio, può rappresentare un vero e proprio ostacolo. Specie per i non vedenti,che non sanno dove si trova l'attraversamento pedonale. «Per loro sostiene l'assessore Amirante sarebbe bene studiare dei percorsi dattilo-plantari o acustici oppure pensare al posizionamento di piccoli cordoli che possano essere sentiti con il bastone». Il problema più grande da risolvere, tuttavia, è quello di Piazza Duca d'Aosta. Per un ipovedente, infatti, attraversare da solo la rotonda della piazza può essere seriamente rischioso. Dal marciapiede di viale Dante (lato banca), i segnali tattili-plantari sono difficili da percepire.
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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