Dieci centesimi e rischia di finire nella lista nera

Lunedì 23 Luglio 2018
LA STORIA
PORDENONE All'appello mancano 10 centesimi di euro. Una piccola goccia nel mare, verrebbe da dire, di fronte ai 4mila euro che, a suon di rate, un 32enne di Pordenone avrebbe dovuto restituire ad una nota società finanziaria. Ma proprio per 10 centesimi ha rischiato di essere inserito nella black list, la lista dei cattivi pagatori: questi elenchi, consultabili in rete dagli intermediari finanziari, precludono ogni ulteriore possibilità di ottenere altri finanziamenti e carta di credito. E non era nemmeno colpa sua. Una vera e propria odissea quella che l'uomo ha vissuto nei giorni scorsi. Estinto (anticipatamente) il finanziamento con tanto di ricevuta bancaria, il trentaduenne si era visto addebitare sul proprio conto corrente una rata di 69 euro direttamente dalla finanziaria, pur lo stesso avendo dato disposizione - con largo anticipo - al proprio istituto di credito di bloccare qualsiasi tipo di domiciliazione. L'addebito non soltanto è entrato in contabilità, ma ha mandato in rosso il conto corrente. Arrabbiato più che mai, il 32enne ha pensato bene di recarsi personalmente in banca. «Ho spiegato nel dettaglio all'impiegata cos'era successo allarga le braccia e, proprio perché avevamo fatto insieme tutte le operazioni di estinzione del finanziamento, è rimasta a bocca aperta». Da qui la decisione di contattare telefonicamente, con il numero verde, la nota società finanziaria. «Dopo le opportune verifiche sottolinea l'uomo l'operatore, anche con un tono piuttosto scocciato, ha riferito che non avrei dovuto bloccare la domiciliazione dell'utenza perché all'appello, su un residuo di 1395 euro, al bonifico con il quale si era provveduto a chiudere definitivamente il finanziamento precedentemente contratto, mancavano all'appello 10 centesimi. Ho provato a spiegare non solo che 10 centesimi erano un importo ridicolo, ma che il conteggio per l'estinzione del finanziamento mi era stato inviato direttamente dalla società finanziaria per la quale l'operatore stesso lavorava. Non voluto sapere ragione. Anzi, mi ha invitato a procedere celermente al versamento della somma mancante o attraverso un bonifico bancario (al costo di 3 euro e 50, ndr), oppure consegnando la moneta da 10 centesimi direttamente alla filiale di Pordenone della società specializza nel credito a consumo». All'uomo non è rimasto altro che individuare la filiale, recarsi all'interno, aspettare il proprio turno e, tra imbarazzo e sconcerto, consegnare nelle mani dell'incaricato i 10 centesimi che rischiavano di metterlo in croce. Storie all'italiana.
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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