Dalle aule scolastiche ai parchi ecco le zone più sensibili in città

Mercoledì 16 Maggio 2018
Dalle aule scolastiche ai parchi ecco le zone più sensibili in città
PUNTI SENSIBILI
PORDENONE Procurarsi della droga non è poi così difficile. Basta conoscere il giro giusto, i posti giusti e avere qualche soldo in tasca. E il gioco è fatto.
GLI INTERVENTI
Il blitz della polizia all'Isis Zanussi di via Molinari, che aveva portato al rinvenimento e al sequestro di oltre 150 grammi di marijuana nelle disponibilità di una decina di studenti, risale allo scorso ottobre. Così come risale al mese scorso l'altro blitz, quello avvenuto al parco Querini, vicino alla stazione ferroviaria: in quel caso una ventina di richiedenti asilo era finita in manette. Soltanto qualche giorno fa, sempre nella stessa area verde della città, tre ragazzini sono finiti nei guai perché trovati in possesso di droga. Quella della vendita di sostanze stupefacenti è una delle piaghe che interessa Pordenone. Laddove c'è degrado c'è sicuramente anche giro di droga: i due fenomeni sono spesso correlati tra loro. I siti dove si spaccia e si consuma droga sono Piazzale Ellero, il Bronx, l'autostazione di via Oderban, l'area della Comina, quella del Centro studi e, soprattutto in orario serale - notturno, il parcheggio Marcolin. Capitolo a parte meritano alcuni dei parchi pubblici cittadini dove, a più riprese, sono state rinvenute sostanze stupefacenti tra Galvani, Querini, dei Salici (via Bertossi-Brusafiera) e quello dei laghetti di San Giorgio.
A SCUOLA
E che la droga circoli a scuola non è una novità. Così come non è una novità il fatto che esista un'altra piaga con la quale amministrazione comunale, servizi sociali e forze di polizia stanno mettendo in campo strategie e risorse: il bullismo. A gennaio del 2016 una 12enne, vittima di continue vessazioni ed angherie da parte di alcuni compagni di classe, si era gettata dal balcone di casa. «Pordenone è l'analisi del commissario capo Stamegna è una città abbastanza sicura. La polizia è da più di quindici anni che sta entrando in contatto con il mondo della scuola e, attraverso numerose iniziative, si sta aprendo sempre più nei confronti della giovani generazioni. Purtroppo c'è ancora la tendenza ad essere affascinati dal bullo e questo mette a nudo la profonda insicurezza nella quale vivono diversi ragazzini. Noi, è bene ricordarlo, nel nostro lavoro ci spendiamo per proteggere i più deboli».
Al.Co.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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