Dal crupisignâr, simbolo di Arba al tiglio ripiantato di Cordovado

Martedì 20 Marzo 2018
Dal crupisignâr, simbolo di Arba al tiglio ripiantato di Cordovado
UN GRANDE PATRIMONIO
PORDENONE Ma può questo ristretto elenco di piante esaurire e comprendere il patrimonio verde della Destra Tagliamento e il suo significato per la sua comunità? Un esempio per tutti: si pensi alla Fieste sot il crupisignâr di Arba, dove l'ippocastano è simbolo della grande festa paesana? O come non ricordare il tentativo messo in atto dal Comune di Cordovado per recuperare il tiglio ibrido quasi centenario di piazza al Tiglio, abbattuto dal fortunale del 12 e 13 agosto scorsi e ripiantato dopo una decisa potatura? Per non parlare degli alberi di molte piazze di paesi, divenuti nel tempo punto di incontro della comunità, soprattutto nelle calde estati. Alberi che forse monumentali non sono - o che lo diventeranno con i prossimi aggiornamenti degli elenchi ministeriali (del resto si pensi solo alla difficoltà di censire quelli che si trovano nei boschi di montagna) -, ma che hanno già molti estimatori. Come ad esempio, il castagno di Pradis di Sopra, tricentenario; o l'ippocastano del Castello Ceconi di Pielungo di Vito d'Asio e, per tornare a Cordovado, la grande quercia di fronte all'asilo, il platano alla torre nord del Castello e altri alberi secolari e plurisecolari, quali il bagolaro di parco Mainardi, la sofora pendula e quella japonica di parco Cecchini, piante queste ultime per la cui tutela in un passato non troppo lontano era stato sfrattato il campo da calcio di sfogo che era stato creato all'interno del parco. O ancora, la lunga infilata di tigli in viale Barbacane a Spilimbergo.
TUTELATI PER LEGGE
Prima in Italia, la Regione nei mesi scorsi ha approvato un regolamento per la valorizzazione degli alberi monumentali presenti in Fvg, impegnandosi a sostenere le spese per la loro cura ordinaria e straordinaria, con contributi che variano tra i 500 e i 5.000 euro. In particolare, saranno ammissibili a contributo le spese per gli interventi di potatura e quelli di cura delle radici, per consolidamenti e trattamenti biologici in chioma nonché per le valutazioni fitopatologiche e di stabilità non invasive. Verranno inoltre sostenuti i miglioramenti del contesto territoriale e ambientali circostante.
REGIONE VERDE
Il Friuli Venezia Giulia negli ultimi cinquant'anni ha visto quasi raddoppiata la propria superficie boscata. Si è infatti passati dai 165mila ettari degli anni 60, pari al 21% della superficie territoriale regionale ai 318.454 (pari al 40% della superficie territoriale regionale) rilevati con l'Inventario nazionale delle foreste e dei serbatoi forestali di carbonio del 2006. Gli ettari di foresta certificata Pefc, che risponde cioè a principi della gestione forestale sostenibile, sono 80.800.
mfg
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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