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AVIANO «La direzione generale del Cro ha sin qui ritenuto opportuno

Sabato 21 Aprile 2018
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AVIANO «La direzione generale del Cro ha sin qui ritenuto opportuno non intervenire nel dibattito in materia di lavoro nella solida consapevolezza di aver sempre posto in essere tutte le procedure e monitorato adeguatamente lo svolgersi degli eventi, dipanatosi negli ultimi sei mesi in altrettanti incontri con le controparti sindacali. Pur tuttavia - si legge in una nota del Cro - stanti i toni e la reiterata imprecisione delle affermazioni del segretario del Nursind, Gianluca Altavilla, corre l'obbligo di alcune precisazioni. Contrariamente a quanto riportato nella nota del Nursind pubblicata da alcuni organi di informazione locali, che riscrive fantasiosamente la verità, il 23 febbraio scorso il direttore generale, Mario Tubertini, presente all'incontro in Prefettura, ha accolto senza indugio la proposta di attivare un tavolo di confronto. Non corrisponde parimenti a verità l'affermazione secondo la quale il Cro dovrebbe restituire 80 mila euro ai dipendenti - va avanti la nota - la sentenza del Tribunale di Pordenone, infatti, non dispone alcun pagamento di somme, come ben noto anche al segretario Altavilla, ma la revisione di parti del regolamento inerenti l'orario di lavoro, fattispecie questa, che sta dando corso a un confronto con le organizzazioni sindacali. A onor di verità si precisa anche che il regolamento orario aziendale in vigore garantisce al singolo dipendente la possibilità di attuare deroghe, qualora necessario. Di tale meccanismo esiste evidenza mensile dalla consultazione del cartellino presenze che viene gestito, per ciascun dipendente, dal coordinatore/responsabile di riferimento. Non da ultimo - conclide la nota - preme sottolineare il fatto che il regolamento aziendale in essere garantisce la pausa anche agli infermieri, questione posta a livello nazionale e uno dei motivi principali per cui alcuni sindacati di categoria, ritenendosi lesi dal mancato ottenimento di un diritto che ritengono fondamentale, non hanno voluto firmare l'ipotesi di contratto. Il Cro coglie l'occasione per evidenziare per l'ennesima volta la propria disponibilità a modificare l'assetto orario di tutti i dipendenti, non solo del ruolo sanitario».
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