CORSA VERSO ROMA
PORDENONE Un occhio a Trieste e l'altro a Roma. Sono giornate

Sabato 20 Gennaio 2018
CORSA VERSO ROMA
PORDENONE Un occhio a Trieste e l'altro a Roma. Sono giornate in cui i partiti stanno guardando in due direzioni. E se rispetto alla scadenza più vicina - quella delle elezioni politiche - le decisioni sui collegi elettorali del territorio dipendono moltissimo da Roma (anche se sul territorio ci siano possibili candidati che scalpitano) rispetto alle regionali nel centrodestra sembra crescere la tensione. Non a caso Fratelli d'Italia ha rilanciato ieri l'appello a fare in fretta. «Il candidato alla presidenza - ha ribadito per l'ennesima volta il consigliere regionale pordenonese Luca Ciriani - va deciso subito. Il centrodestra in regione è unito e deve dire da subito chi sarà il proprio candidati. Prima delle elezioni politiche. E a prescindere da quello che accadrà dopo a livello nazionale. Non possiamo permetterci di fare assist o fare regali al centrosinistra di Bolzonello. Anche se l'avere evitato l'election day è stata una furbata che non servirà a nulla».
L'APPELLO
Dietro all'appello di Fratelli d'Italia potrebbe nascondersi il timore che qualche alleato (leggi Lega Nord) possa rallentare la decisione sulla scelta in attesa dell'esito delle elezioni politiche e di possibili ipotizzati governi di grande coalizione. Che potrebbero magari vedere Forza Italia disponibile a esecutivi di larghe intese con il centrosinistra. Ipotesi che, evidentemente, causerebbe fratture nel centrodestra con possibili ricadute anche in regione Friuli Venezia Giulia. Scegliere subito il candidato - le quotazioni del forzista Riccardo Riccardi avrebbero avuto un'ulteriore balzo sul leghista Massimiliano Fedriga ieri dopo l'assegnazione della candidatura nel Lazio al partito di Giorgia Meloni - significherebbe invece non tornare indietro rispetto a possibili cambi di scenario nazionale. Il messaggio dunque è: il centrodestra in regione è unito qualsiasi cosa succeda a Roma.
SINDACI IN PISTA
Intanto ieri è stato il giorno delle dimissioni dei sindaci che puntano a un seggio a Trieste. In Forza Italia correranno il sacilese Roberto Ceraolo (le cui dimissioni hanno causato lo strappo con la leghista Vannia Gava che potrebbe correre in solitaria per la poltrona di sindaco, oltre che sul collegio della Camera) e lo spilimberghese Renzo Francesconi. In corsa anche il primo cittadino di Brugnera, il leghista Ivo Moras. E il sindaco di Fiume Veneto Christian Vaccher che sarà in lista con Progetto Fvg. È chiaro che anche il rinnovo di queste Amministrazioni che andranno al voto in anticipo rispetto alla scadenza naturale - probabilmente il 29 aprile - peseranno nelle trattativa per la spartizione dei posti, in particolare nel centrodestra che è alla guida dei due Comuni più importanti, Sacile e Spilimbergo.
d.l.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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