Contratto Savio, trattativa nuovamente impantanata

Venerdì 16 Marzo 2018
LE DISTANZE
PORDENONE Dopo le seppure timide aperture, di lunedì scorso, tra azienda e sindacato sul rinnovo del contratto della Savio Macchine Tessili la trattativa sembra essersi di nuovo impantanata. La ripartenza del negoziato tra la direzione aziendale e le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici non è stata affatto facile. Ieri pomeriggio le parti hanno provato per oltre tre ora a cercare una quadra sulle nuove ipotesi che erano state avanzate dal sindacato a inizio settimana. Qualche piccolo passo avanti sarebbe stato fatto, ma nella parte più sostanziale le distanze sarebbero ancora troppo lontane. Sia sugli aspetti legati al salario (Fim, Fiom e Uilm hanno ridotto di parecchio l'ipotesi dell'incremento complessivo lordo nel triennio che nella prima versione era di 600 euro, ma ancora non c'è la disponibilità aziendale) che sulle questioni che riguardano l'aumento dell'occupazione stabile.
Sul capitolo salariale le parti si sarebbero, invece, avvicinate su alcuni dei parametri e degli obiettivi a cui si aggancia il premio di risultato. Un avvicinamento però ancora insufficiente se al tavolo non si sono creati i presupposti per trovare un punto di caduta che contribuisse a cercare la mediazione anche sulle altre questioni aperte. Avvicinamento anche sul capitolo dell'occupazione: l'azienda si è infatti della disponibile a innalzare il numero di addetti a tempo indeterminato a 440, aumento che prevede un certo numero di stabilizzazioni contrattuali di personale precario utilizzato con la formula del lavoro interinale nei periodi di picco produttivo.
Chiusura quasi totale, invece, sulle misure anti-assenteismo che l'azienda chiede di introdurre. Tra queste la penalizzazione economica sul premio per chi utilizza la cosiddetta malattia breve, cioé sotto i cinque giorni. Su questo il sindacato si è detto indisponibile proponendo all'azienda di utilizzare - quando dovesse rendersi necessario - altri strumenti già previsti dal contratto come i provvedimenti disciplinari. Ma l'impresa su questo non è disposta a mollare. Il tavolo riprenderà martedì prossimo: ma l'ipotesi di chiudere è ancora piuttosto molto lontana.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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