«Con quale serenità può continuare?»

Lunedì 20 Febbraio 2017
PORDENONE - (d.l.) Sul caso De Bortoli interviene il segretario provinciale del suo partito, Forza Italia. «Piena solidarietà all'assessore comunale Walter De Bortoli - sostiene Renzo Francesconi (nella foto) - sulla vicenda dell'Ater. A nome anche del coordinamento provinciale di Forza Italia e mio personale sostengo pienamente l'attività amministrativa svolta dall'assessore De Bortoli. Uomo capace, disponibile e attento amministratore che in questi primi mesi in carica ha saputo dimostrare di essere all'altezza del compito che gli è stato assegnato dal sindaco Ciriani. Gli attacchi del M5S non fanno altro che rafforzare l'assessore nel suo percorso politico e amministrativo che si svilupperà nei prossimi anni. Dove solo il popolo sovrano, quando sarà chiamato a esprimere il suo voto, lo potrà veramente giudicare per quello che avrà fatto».
Anche il segretario cittadino di Forza Italia, Andrea Cabibbo, che è anche presidente del Consiglio) invita al non gridare allo scandalo: «Si tratta - di una vicenda che si era chiusa cinque anni fa con una piena assoluzione. Tra l'altro è una questione amministrativa, molto tecnica e molto complessa. Per questo sarebbe quantomeno opportuno aspettare la fine della vicenda giudiziaria se, come sembra, gli interessati e i legali intendono ricorrere in Cassazione». Intanto il M5S non molla e ribadisce la richiesta di dimissioni dell'assessore condannato dalla Corte dei conti per danno erariale. «L'assessore ci invita a guardare in casa nostra? Se il riferimento è Roma nessun esponente è stato condannato, non comprendiamo il nesso tra questa condanna e Roma. L'assessore Muraro a Roma si è dimessa solo per avere ricevuto l'avviso di garanzia». Sul caso dell'assessore pordenonese, sia il sindaco Ciriani che i vertici di Forza Italia sottolineano che «non siamo nell'ambito di vicende penali, ma puramente amministrative». Ma Marco Salvador (Pn1291) ribadisce: «Ci pare scontata la difesa del sindaco, ma crediamo che per la prima volta in Comune l'assessorato al Patrimonio e ai Lavori pubblici è guidato da un assessore condannato, in secondo grado, per danno erariale. Con quale serenità potrà affrontare i prossimi anni di mandato? E se ci sarà la conferma in Cassazione allora ci sarà anche una responsabilità politica di chi ha deciso di lasciarlo nelle sue funzioni».
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