«Con il bel tempo faremo prima»

Mercoledì 29 Marzo 2017
«Con il bel tempo faremo prima»
PORDENONE - (lz) Slittano ancora i lavori sul campanile di San Giorgio: si era parlato infatti della seconda metà di marzo, ma dopo le questioni economiche si sono messe di mezzo quelle burocratiche, e ora l'appuntamento è rimandato a dopo Pasqua. Con tutta probabilità entro oggi, spiega l'ingegner Sergio Dell'Anna, che segue i lavori, il progetto esecutivo già approvato dalla Sovrintendenza dovrebbe ottenere il via libera definitivo da parte della Curia, e a quel punto entro la settimana si dovrebbe andare alla stipula del contratto. Tutto pronto per avviare i cantieri la settimana prossima dunque? Non ancora, dal momento che la Sovrintendenza deve essere informata dell'avvio dei lavori con quindici giorni di anticipo. Si dovranno dunque attendere ulteriori due settimane, arrivando quindi a dopo Pasqua. Il dato positivo - conferma Dell'Anna - è che a questo punto si va verso la stagione calda, che è quella più adatta per l'esecuzione dei lavori, considerato che alcuni interventi necessitano di una temperatura compresa fra i 10 e i 25 gradi. L'appuntamento dovrebbe dunque essere per l'ottava di Pasqua, la settimana cioè immediatamente successiva alla festività, almeno per quella parte di lavori che le risorse attualmente disponibili consentiranno di eseguire. Il finanziamento regionale di 300mila euro sarà infatti sufficiente a realizzare una prima tranche di lavori, che riguarderanno dunque la parte sommitale, dal pavimento della cella campanaria in su, con il restauro della parte esterna, la sistemazione delle parti danneggiate, la posa della struttura metallica interna alla cella che dovrà sostenere la statua e il castello delle campane. Ma, appunto, il restauro della statua del santo e il suo riposizionamento nel posto che ha occupato per decenni è ancora lungi dall'essere garantito. Per questa seconda parte dell'intervento servono infatti ulteriori 300mila euro circa, che il parroco monsignor Roberto Laurita ha cercato di raccogliere soprattutto fra i privati. Ma dopo tutti i proclami e le rivendicazioni del San Giorgio come simbolo della città e nonostante una generosa donazione di 10mila euro da parte di un privato, alla quale se ne sono affiancate altre di entità più modesta, la colletta fra i fedeli della parrocchia è ben lontana dal raggiungere la cifra necessaria: mancano infatti ancora circa 250mila euro.
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci