«Competente e sensibile ecco chi era Nicoletta»

Martedì 13 Febbraio 2018
IL RICORDO
PORDENONE Nicoletta Pozzi, direttrice della Biblioteca Civica, era una persona di grande competenza, sensibilità e serietà. Doti rare. Aveva ereditato un difficile compito dalla precedente direzione di Ofelia Tassan, per la gestione di un complesso nevralgico in città che oltre ad assumere la funzione di biblioteca ed emeroteca, aveva quello del coordinamento di eventi espositivi e culturali ad ampio raggio. La Biblioteca Civica di Pordenone, grazie al suo lavoro e a quello portato avanti anche negli anni precedenti si distingue per una grande selezione di libri e un archivio di disegni di artisti e di tavole di fumetti degli autori legati al nostro territorio. La biblioteca ha un bacino di utenze di tutto rispetto e accoglie studenti e persone che giornalmente la frequentano con assiduità. Nicoletta Pozzi è riuscita a mantenere un alto livello di proposte con una continuità e operatività. Ha tenuto relazioni con moltissimi enti e associazioni non solo del Comune e della Regione, ma anche a livello nazionale e internazionale. Infatti la sua non era solo una funzione di bibliotecaria, che pure era la sua mansione specifica. Laureata in Lettere e Filosofia all'Università di Bologna con una tesi sulla Grammatica latina aveva rivolto il suo interesse specifico alla biblioteconomia. La sua precisa passione erano i libri e l'ampiezza della sua cultura si rivelava quando presentava eventi ed esposizioni, dimostrando di centrare i contenuti e le peculiarità degli autori. Come presidente dell'Associazione Viva Comix non posso che ringraziarla della disponibilità dimostrata nei confronti delle nostre proposte, che seguiva con garbata, ma attenta riservatezza. Non posso che essere onorata della stima che aveva espresso nei miei confronti e che era e certo lo sentiva, ricambiata. Io non credo, come si dice, che tutti siamo sostituibili, credo che alcune persone siano insostituibili e che non siamo intercambiabili come pezzi meccanici. Penso invece che grazie alle doti impiegate da persone come Nicoletta si possano caratterizzare i luoghi pubblici e senza le quali non ci possa essere un così forte impatto sulla comunità. Una comunità che le porge un saluto di commiato con tristezza, pensando al vuoto che lascia. Si ricordava parlando di lei, dei luoghi dove è cresciuta, in piazza Risorgimento, delle persone e familiari che si conoscono come in un borgo, com'è questa città Un borgo stralunato ... una cittadina con personalità di spicco. Una di queste era Nicoletta.
Paola Bristot
(operatrice culturale)
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