Commessa spacciava droga, arrestata

Domenica 19 Novembre 2017
L'INDAGINE
PORDENONE Commessa di giorno, spacciatrice a tempo perso di pasticche di Mdma e marijuana per arrotondare lo stipendio. Un doppio impegno che è costato gli arresti domiciliari a una ventiquattrenne di Mareno di Piave, V.C., fermata lo scorso settembre mentre si trovava nel negozio di ottica all'interno del centro commerciale Granfiume, dove lavorava. La ragazza è finita nell'indagine coordinata dalla Compagnia Carabinieri di Sacile, al comando del maggiore Michele Grigoletto, condotta dai militari delle stazioni di Aviano (maresciallo Luigi Ruzza) e Polcenigo (maresciallo Ezio Bit), grazie alla quale è stato chiuso un canale di approvvigionamento di sostanze stupefacenti del quale si servivano i giovani, anche minorenni, della provincia.
NEI GUAI
Sei le persone indagate per cessione illecita di stupefacenti. Oltre alla ragazza, che ha già scontato due mesi ai domiciliari con obbligo di firma, i carabinieri hanno denunciato F.B., pordenonese di 22 anni, disoccupato, per il quale la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio. Nell'abitazione del giovane (già indagato per reati specifici e contro il patrimonio), durante la perquisizione domiciliare effettuata lo scorso giugno, erano stati trovati dieci grammi di eroina con scarso principio attivo, quindi di pessima qualità, oltre a due bilancini di precisione. Le indagini hanno permesso di risalire ad altri canali di approvvigionamento, in particolare della marijuana. Così venerdì mattina, a Udine, con la collaborazione dei carabinieri del Norm della locale compagnia, i militari delle stazioni di Aviano e Polcenigo hanno denunciato, per detenzione finalizzata allo spaccio, quattro stranieri: un 21enne ucraino disoccupato, due 19enni del Mali e un 20enne somalo, tutti e tre richiedenti asilo politico. Nelle loro abitazioni, dove avveniva lo spaccio, sono stati rinvenuti 20 grammi di marijuana già confezionata. Infine 20 persone sono state segnalate alle prefetture di Pordenone, Treviso e Udine quali assuntori di stupefacenti.
LO SPACCIO
Il ventiduenne pordenonese è stato riconosciuto da diversi giovani del pordenonese, che hanno confermato che si rifornivano da lui. A lui si rivolgeva anche la commessa 24enne per acquistare Mdma che a sua volta rivendeva.
LA DROGA
Le pasticche di Mdma appartengono alla classe delle metanfetamine dagli spiccati effetti eccitanti. Nate nei rave party, causano gravi rischi alla salute fisica e cerebrale.
S.S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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