Comina, si vola Trovato l'accordo con il demanio per gli ultraleggeri

Giovedì 19 Aprile 2018
SI VOLA
PORDENONE La trattativa su canone e convenzione d'uso tra Comune di Pordenone e Ministero della Difesa, per quanto riguarda l'utilizzo dell'avio-superficie della Comina, era ancorata da tempo. Una situazione di stallo che perdurava da più di due anni e che rischiava di tenere (ancora) bloccata quella che fu la prima scuola di volo in Italia. Di fatto era venuta a mancare proprio la convenzione sull'utilizzo del suolo in comune di San Quirino, anche se i decolli dei velivoli avvenivano dalla parte che ricade sotto Pordenone. Ieri mattina a dare la svolta ad una situazione tanto delicata quanto imbrigliata è stata una delegazione composta dal vicesindaco Eligio Grizzo, dal segretario comunale Primo Perosa, Lucio Moro, in qualità di responsabile della pista, e dalla neo parlamentare sacilese Vannia Gava. Gli 'ambasciatori'' del Friuli Occidentale si sono recati a Roma per sottoscrivere il concordato di convenzione, valido nove anni, con Difesa Servizi, la società in house del Ministero della difesa.
LA TRATTATIVA
Una trattativa lunga, soprattutto per quanto riguarda la parte economica, dal momento che la cifra da versare era piuttosto elevata: 40mila euro. Sta di fatto che, dopo un dialogo serrato tra le parti, si è optato per giocare al ribasso e per chiudere a 23mila euro. Ancora troppo, sicché l'accordo definitivo è stato raggiunto a 15mila e 900 euro. Cifra, questa che dovrà sostenere l'Aeroclub Comina, sodalizio con il quale nei prossimi giorni l'amministrazione comunale stipulerà un'apposita convenzione per l'utilizzo della superficie. «Finalmente dopo un'attesa snervante sostiene il vicesindaco Grizzo siamo riusciti, attraverso un'operazione politica brillante, a riattivare l'avio-superficie. Dal mese prossimo, dunque, tutto tornerà come prima e i proprietari degli ultraleggeri che nel frattempo se n'erano andati potranno tranquillamente tornare. Mi rendo conto che, sino a questo momento, era come avere una macchina con il serbatoio vuoto. Nella sostanza c'era una pista, ma che di fatto, per tutta una serie di ragioni, non poteva più essere utilizzata. Soprattutto per scopi sociali. Ora, finalmente, ripartiranno tutte le attività». Effettivamente la situazione era diventata alquanto pesante: eccezione fatta per le attività legate al soccorso sanitario, voli sportivi e corsi per ottenere o mantenere il brevetto erano congelati. «Ricordiamo che la pista della Comina rimarca Grizzo è necessaria per l'atterraggio dell'eliambulanza e dei velivoli militari e, come se non bastasse, viene utilizzata dai volontari della protezione civile e da chi si occupa del trasporto degli organi. Come dire: servizi a dir poco indispensabili. Grazie a questo accordo raggiunto con Difesa Servizi, le attività, anche di carattere sociale, potranno tornare ad essere organizzate e programmate. Il mese prossimo, per esempio, le persone portatrici di handicap potranno tornare a provare l'ebbrezza del volo». Secondo gli accordi raggiunti, l'avio-superficie potrà essere utilizzata 200 giorni all'anno dall'Aeroclub Comina e 160 dall'Esercito italiano. «Un grazie di cuore a chi ha contribuito ad ottenere questa vittoria sottolinea il vicesindaco e a chi, come il sindaco di San Quirino ci ha sostenuti sin dal primo istante».
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci