Ciriani vuole di più: «Servono negozi, ristoranti ed eventi»

Martedì 18 Dicembre 2018
IL COMMENTO A CALDO
PORDENONE Il sindaco di un capoluogo si trova a doversi confrontare con le classifiche quasi ogni mese. Numeri che possono confondere e talvolta disegnare scenari opposti: una volta uno studio premia il territorio, il mese dopo ne arriva un altro che la boccia senza appello. Quello del Sole 24 Ore, però, è un po' come una Bibbia, e catalizza l'attenzione alle soglie del Natale. A Pordenone tocca ad Alessandro Ciriani dare un volto ai numeri.
LE ECCELLENZE
«Il dato più significativo che mi fa piacere mettere in luce - esordisce il sindaco di Pordenone - è quello relativo alla crescita della provincia rispetto alle altre realtà del Friuli Venezia Giulia: quello pordenonese è l'unico territorio che avanza in classifica, mentre gli altri tendono a scendere. C'è una fiducia ritrovata nella popolazione e si avverte. I servizi crescono, la città e la provincia ha superato una serie di stress-test non da poco, dal momento che per compilare la classifica sono stati presi in esame tantissimi fattori. Il territorio si dimostra florido e sano».
IL LAVORO DA FARE
Ma a Ciriani l'ottavo posto per qualità della vita non basta. Ci sono settori nei quali il Pordenonese non eccelle, ed anzi perde consensi e posizioni. C'è ad esempio la sezione Ricchezza e consumi: «Nel capoluogo - analizza il sindaco - c'è bisogno di aumentare l'offerta commerciale. Gorizia ad esempio sta facendo bene grazie a una politica volta a calmierare gli affitti, e lo stesso vogliamo fare noi a Pordenone». Fin troppo chiaro l'accenno al varo - in bilancio previsionale - della nuova tassazione locale volta a colpire i proprietari di immobili sfitti destinati alle attività commerciali. Ma Pordenone va male anche nella classifica che riguarda la cultura e il tempo libero: «Ho notato una discesa drastica - ha proseguito Ciriani - e per questo continuo a ripetere che in città servono più ristoranti, più eventi, nuove aperture e più spazi da dedicare alle associazioni culturali e sportive. Ci stiamo muovendo in questa direzione, perché pensiamo di poter rosicchiare ancora qualcosa in classifica, anche se il dato finale resta estremamente positivo sul piano regionale».
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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