PORDENONE - «Ci stiamo muovendo attivamente per trovare spazi per la musica e i giovani, cercando di rimediare ai fallimenti del centrosinistra. Ci vuole un po' di tempo perché a differenza del passato, noi cerchiamo soluzioni sostenibili che garantiscano redditività e non mettano in difficoltà gli operatori, il Comune e la città».
È la risposta dura dell'amministrazione alla lista Cittadini per Pordenone che aveva attaccato l'attuale giunta in merito alla chiusura di Deposito Giordani, bar della biblioteca, PnBox. I Cittadini, infatti, avevano evidenziato che da quando Ciriani ha conquistaton il Comune si sono ridotti i posti di ritrovo per i giovani. Secca la replica.
«Un goffo tentativo di scaricabarile va avanti il Comune quelle esperienze sono morte ben prima di noi. Le difficoltà sono nate e maturate negli anni passati, anche a causa di errori di fondo. Lo sanno anche i sassi e lo attestano i documenti. Perciò quando il centrosinistra denuncia la chiusura di quei locali prende atto del suo fallimento e del fallimento di 15 anni delle loro politiche giovanili. E' una clamorosa auto-accusa». «Le cose vanno pianificate e fatte con attenzione per non avviare operazioni che non stanno in piedi. Perché dietro ogni chiusura ci sono imprenditori e famiglie in grave difficoltà».
Infine le conclusioni. «Siamo costretti a precisare tutto questo per dovere di verità, non per alimentare polemiche di cui i pordenonesi sono stufi. A noi interessa rimboccarci le maniche è la conclusione - e lavorare per rilanciare i luoghi di aggregazione giovanile».
© riproduzione riservata
È la risposta dura dell'amministrazione alla lista Cittadini per Pordenone che aveva attaccato l'attuale giunta in merito alla chiusura di Deposito Giordani, bar della biblioteca, PnBox. I Cittadini, infatti, avevano evidenziato che da quando Ciriani ha conquistaton il Comune si sono ridotti i posti di ritrovo per i giovani. Secca la replica.
«Un goffo tentativo di scaricabarile va avanti il Comune quelle esperienze sono morte ben prima di noi. Le difficoltà sono nate e maturate negli anni passati, anche a causa di errori di fondo. Lo sanno anche i sassi e lo attestano i documenti. Perciò quando il centrosinistra denuncia la chiusura di quei locali prende atto del suo fallimento e del fallimento di 15 anni delle loro politiche giovanili. E' una clamorosa auto-accusa». «Le cose vanno pianificate e fatte con attenzione per non avviare operazioni che non stanno in piedi. Perché dietro ogni chiusura ci sono imprenditori e famiglie in grave difficoltà».
Infine le conclusioni. «Siamo costretti a precisare tutto questo per dovere di verità, non per alimentare polemiche di cui i pordenonesi sono stufi. A noi interessa rimboccarci le maniche è la conclusione - e lavorare per rilanciare i luoghi di aggregazione giovanile».
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