Case di riposo, la Cgil boccia le ipotesi Valle ed ex Mittica

Lunedì 21 Maggio 2018
POLITICHE PER GLI ANZIANI
PORDENONE L'atto di indirizzo emanato dall'Amministrazione comunale a fine aprile rappresenta certo un passo in avanti sulla strada del miglioramento delle case di riposo cittadine. È la posizione espressa da Spi e Fp Cgil di Pordenone che saluta con soddisfazione in particolare il fatto che si sia sgombrato il campo da scenari di privatizzazione.
Anche la scelta di partenariato con il Comune di Porcia rappresenta una novità positiva che risponde all'obiettivo di rafforzare il servizio pubblico. L'allargamento, poi, dell'area di riferimento non più limitata alle mura cittadine, produrrebbe economie di scala di cui, i primi a giovarsene, sarebbero certamente gli anziani ospiti delle case di riposo e le loro famiglie».
La Cgil non dice invece convinta delle opzioni dell'area di Villanova e quella dell'ex caserma Mittica per la seconda casa di riposo. Nel primo caso, l'area appare insufficiente ad ospitare una nuova casa di riposo da 120 posti letto, moderna e bassa, con sufficienti parcheggi, verde e protezione da traffico e rumore.
Quanto all'ex caserma Mittica, l'utilizzo che è stato finora fatto di quest'area prefigura costi e tempi di realizzazione e molto alti e lunghi, incompatibili con i cinque anni consentiti per consentire la conferma dell'accreditamento dei posti letto. Per queste ragioni, la Cgil spera che il progetto di fattibilità affidato dal Comune ad uno studio di architetti riesca a sciogliere molti dubbi. Il sindacato continua poi a considerare positivamente il progetto iniziale dell'Asp Umberto I che propone la ristrutturazione radicale solo del corpo centrale di Casa Serena, con l'abbattimento delle ali per dimezzarne la capacità a circa 120 anziani, l'adeguamento sismico e con costi dimezzati rispetto ad una nuova casa di pari capacità. Inoltre consentirebbe di continuare ad utilizzare il sito di Casa Serena che costituisce un pezzo importante della storia di Torre, attorno alla quale ruotano numerose associazioni di volontariato. Un'opzione rispetto alla quale ci aspettiamo una riflessione da parte della Giunta Ciriani.
Così - conclude il sindacato - come valutiamo positivamente la proposta rivolta alla sanità regionale di prevedere una struttura dedicata alle cure intermedie, più di una Rsa e meno di un reparto ospedaliero, utile a rispondere alle necessità di molti anziani fragili, da collocare nell'area ospedaliera e da dimensionare sull'effettivo fabbisogno prevedibile.
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