Bollettini ingannevoli ai neo imprenditori

Lunedì 20 Marzo 2017
Bollettini ingannevoli ai neo imprenditori
PORDENONE - Il Bel Paese è noto per essere particolarmente dotato nel fornire pastoie burocratiche e balzelli per ogni cosa. E fin qui niente di nuovo. Sono stati però segnalati, anche in provincia di Pordenone, vari invii di bollettini postali che, utilizzando denominazioni facilmente confondibili con quelle della Camera di Commercio, propongono generalmente inserimenti in portali telematici. Lo fanno con diciture ingannevoli che possono far pensare a un pagamento obbligatorio richiesto dall'Ente Camerale.
Come funziona il meccanismo? Il neo imprenditore si iscrive alla Camera di Commercio e nel giro di una decina di giorni inizia a ricevere svariati bollettini che richiedono pagamenti di somme che si aggirano attorno ai 300 euro. Si va dall'azienda con sede a Malta, che inserisce i futuri clienti in un semplice database telematico, a quella che propone l'acquisto di un software gestionale. Lo stile e l'impostazione di una data di scadenza (con in alcuni casi l'indicazione di una sovrattassa per ritardato pagamento) fanno pensare ad adempimenti obbligatori, ma non è così. Navigando in uno di questi portali si scopre che i 300 euro annui richiesti vengono impiegati per inserire semplicemente i dati all'interno di una scarna pagina con un link a Google Maps. Operazione questa, che è possibile effettuare, a costo zero, anche dal proprio computer di casa.
Unioncamere ha denunciato la pratica scorretta all'Antitrust che ha irrogato una sanzione amministrativa da 50mila e 120mila euro rispettivamente alle società Casellario Unico Telematico Imprese e Portale Imprese Srl. Ma navigando sui due portali si scopre che oltre una ventina di realtà pordenonesi, consapevolmente o meno, si sono già iscritte all'iniziativa.
Mauro Rossato
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