Bini, la ricetta per unire il centrodestra

Mercoledì 29 Marzo 2017
Bini, la ricetta per unire il centrodestra
PORDENONE - (l.z.) L'obiettivo è quello di riunire il centrodestra, e di certo Sergio Bini è riuscito per ora a suscitare l'interesse di tutte le forze politiche: al debutto pordenonese del suo Progetto Fvg non manca infatti nessuno. Il gruppo più numeroso è sicuramente quello guidato dal sindaco Alessandro Ciriani, con gli assessori che fanno riferimento alla sua civica - Cristina Amirante, Pietro Tropeano e Alessandro Basso - e diversi consiglieri comunali. La Lega Nord è invece rappresentata dal segretario provinciale Stefano Zannier, dal vicesindaco di Sacile Vannia Gava, dal primo cittadino di Cordenons Andrea Delle Vedove e dal consigliere comunale purliliese Fabio Dall'Agnese. Più sparute le pattuglie di Forza Italia (con il consigliere di Porcia Marco Giacomini), Fratelli d'Italia (Dorino De Crignis), Autonomia responsabile (Matteo Brovedani). E c'è anche l'ex del Carroccio Riccardo Piccinato, mentre dal consiglio regionale arrivano Valter Santarossa e Luca Ciriani, dalla Fiera il presidente Renato Pujatti e dalle categorie economiche il direttore di Unindustria Paolo Candotti. E che con il sindaco l'intesa sia ormai solida Bini lo conferma a più riprese, prima ancora della presentazione: «Da quando Alessandro è diventato sindaco, funziona tutto a meraviglia», scherza prendendo il microfono. «Sono ospite di un grande sindaco, che ha già fatto vedere di che tempra è fatto e sta risollevando la città. Ma, appunto, l'invito è aperto a tutto il centrodestra: «Abbiamo intenzione di presentare una nostra lista civica - spiega, annunciando la prossima apertura di una sede in città - per le prossime competizioni regionali, verosimilmente nel vasto mondo del centrodestra: Forza Italia, Fratelli d'Italia, Autonomia responsabile, Lega Nord. Non dobbiamo ripetere gli errori che nel passato sono stati fatti, ma riuscire a trovare una sintesi fra tutti i diversi protagonisti. Abbiamo tante persone che stanno già lavorando insieme per riprendersi la Regione nel 2018: manca ancora qualcuno, ma arriverà». Poi il programma elettorale, da costruire dal basso ma già con alcuni punti fermi che vanno dal riconoscimento della pluralità del territorio regionale alla fiscalità di vantaggio e alla ridefinizione dei patti finanziari con lo Stato. «Abbiamo la vittoria su un piatto d'argento - conclude -: non commettiamo l'errore, per sciocchi personalismi, di non andare assieme».
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