Bar, ecco come saranno i gazebi

Venerdì 20 Gennaio 2017
Bar, ecco come saranno i gazebi
Nuove regole, sgravi sulla Tosap del 50 per cento per un massimo di cinque anni, finanziamenti su misura e una scadenza, quella del 31 marzo del 2017, corrispondente con il via ai lavori previsti in corso Vittorio Emanuele e in via Mazzini nell'ambito del progetto Pisus. Per quella data, il centro dovrà essere libero da pedane, gazebi e impalcature. Nessun riferimento ai casi più clamorosi del centro città: il sindaco Alessandro Ciriani ha stoppato sul nascere eventuali polemiche su singole attività commerciali, per cercare invece il confronto con gli operatori. E il nuovo regolamento, che modifica in alcuni punti la bozza predisposta dalla precedente amministrazione, sembra aver sostanzialmente convinto i commercianti, con qualche perplessità legata, da un lato, alla decisione di non rendere obbligatoria - se non in alcuni casi - l'autorizzazione scritta da parte dei vicini quando i dehor oscurino le vetrine. Una soluzione che aveva fatto temere liti e ripicche, ma che rappresentava anche una garanzia. Noi pensiamo - ha commentato infatti Aldo Biscontin (Ascom) - che questo aspetto possa rappresentare una criticità, soprattutto se si considera che, da quando il corso è chiuso al traffico veicolare, la gente cammina al centro della strada e dunque la vista dei negozi potrebbe essere nascosta da grandi dehor. Le preoccupazioni riguardano anche la fase dei lavori del progetto Pisus, che prenderà appunto il via nell'aprile del prossimo anno: Si tratta del periodo in cui noi lavoriamo di più: non è possibile gestire i lavori a step?. Siamo in fase di affidamento della progettazione - ha spiegato l'assessore Cristina Amirante - e l'indirizzo è di lavorare per lotti, con un cronoprogramma ben definito: lo studieremo con voi. Dagli operatori commerciali sono poi arrivate soprattutto richieste di chiarimento rivolte al sindaco e agli assessori che con lui hanno presentato il regolamento. Il documento suddivide la città in quattro zone e individua quattro tipi di dehor: dal centro storico, dove sono ammessi solamente sedie, tavole e ombrelloni, alle aree adiacenti (ampliate rispetto al prospetto originario, fino a comprendere la piazza di Torre), dove è possibile inserire coperture scorrevoli; e poi ancora il resto del centro cittadino all'interno del ring (permesse coperture fisse, pedane e partizioni laterali) e la zona extraring, dove si possono utilizzare anche veri e propri volumi chiusi. Le regole più ferree, naturalmente, sono quelle che riguardano l'area interna al ring, dove gli arredi possono avere solo colori nella gamma del beige, grigio e marrone. Banditi ovunque, invece, gli arredi in plastica. Con l'approvazione del regolamento (fra fine febbraio e marzo) si potrà fare richiesta per accedere agli sgravi, con la riduzione del 50 per cento della Tosap per i cinque anni successivi. E' inoltre stato raggiunto un accordo con almeno due istituti finanziari per finanziamenti agevolati da destinare al rifacimento dei dehor ma anche ad analoghi interventi di riqualificazione.

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