Baciò l'amica soldatessa nel parco «Ricordo che c'era un laghetto»

Sabato 24 Giugno 2017
Baciò l'amica soldatessa nel parco «Ricordo che c'era un laghetto»
PORDENONE - (c.a.) La portò al parco di San Valentino e la baciò su una panchina. Denise Verrecchia, soldatessa che tra settembre e novembre 2014 fece l'addestramento al 132° di Cordenons, ricorda che nel parco c'era un laghetto, lo stesso in cui è stata ripescata l'arma del delitto. Che c'erano i giochi per i bambini e che Giosuè Ruotolo le aveva detto che in quel parco andava spesso a correre. La testimone è stata sentita ieri e le sue dichiarazioni sono andate in contraddizione con quanto riferito da Ruotolo sul loro rapporto. I due giovani si erano conosciuti in aeroporto durante una licenza. Al rientro a Pordenone uscirono insieme due, forse tre volte. Lui la invitò a bere al Posta di piazza XX Settembre. E in un'occasione la portò in via Colombo. «Siccome lei era casermata - aveva detto Ruotolo quando è stato sentito dal pm - voleva vedere un'abitazione». Ieri Denise Verrecchia ha escluso che in quel periodo stesse cercando casa, anche perchè la sua permanenza a Pordenone era limitata a un paio di mesi. Semplicemente Ruotolo l'aveva portata in via Colombo. Nell'appartamento c'erano «dei ragazzi» e lui la fece entrare in camera, dove c'era il computer acceso. Si baciarono, non ci fu null'altro tra di loro.
La giovane credeva che Ruotolo avesse lasciato Mariarosaria Patrone: «Disse che lei era molto gelosa». Ma poi guardando il suo profilo Facebook scoprì che non era vero. Non si sono mai chiariti. «Lui mi disse che non voleva più sentirmi, non mi disse il motivo». Gli investigatori hanno recuperato diversi messaggi WhatsApp scambiati tra i due giovani. Il 3 novembre 2014 lui le dice che è arrabbiato. Lei chiede spiegazioni. «Lo so io perchè sono arrabbiato - le scrive - a te non interessa».
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