Assunzioni alla base Usaf Il caso finisce a Roma

Giovedì 26 Aprile 2018
BASE USAF
AVIANO La vertenza che riguarda i lavoratori italiani sostituiti con quelli americani all'interno deella base Usaf, finisce sul tavolo del ministro.
INTERROGAZIONE
Il deputato pordenonese della Lega Nord, Massimiliano Panizzut, ha infatti presentato una interrogazione al ministro della Difesa, a quello del Lavoro e delle politiche sociali. «Secondo una denuncia sindacale, alla base di Aviano sarebbero stati sottratti dai 300 ai 400 posti di lavoro che spetterebbero a cittadini italiani in quanto occupati da civili americani che lavorano senza averne titolo. Il problema, già sollevato dai sindacati stessi nel 1993, sembra avere assunto dimensioni esponenziali negli ultimi dieci anni; dal 2003 al 2018 tra il personale civile italiano sono stati persi 115 posti di lavoro italiani nella base. Al 31 dicembre 2016 - va avanti il deputato della Lega - risultavano lavorare ben 422 civili americani, cui devono aggiungersi un centinaio di lavoratori della Aafes e altri servizi; secondo i sindacati il numero dei civili americani in forza alla base si aggira intorno ai 600 lavoratori, in violazione del contratto collettivo Nato - Sofa (il trattato del nord atlantico del 1951) e dei più recenti accordi bilaterali Italia-Usa degli anni '90».
ASSUNZIONI
Ma non è tutto. Panizzut va avanti. «Sulle prossime 9 assunzioni sembra che 8 premieranno civili americani. La questione è già segnalata ai Ministeri competenti ed è stata oggetto di denuncia presso l'ispettorato del lavoro di Pordenone e di Roma. Il prossimo passo sembra voglia essere una denuncia alla Procura della Repubblica. A fronte di queste informazioni - chiede Panizzut - voglio sapere se e quali iniziative, nell'ambito delle proprie competenze, i ministri conpetenti intendano adottare celermente per far luce sulla vicenda che penalizza i lavoratori italiani».
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