Arrestati con 42 chili di marijuana Nessuno parla davanti al giudice

Domenica 10 Dicembre 2017
INCHIESTA
PORDENONE Tutti zitti. E, molto probabilmente, dal punto di vista difensivo sarà la strategia del silenzio a prevalere. Gli albanesi Gramoz Ismailaj (28) di Cairo Montenotte (Savona) e Arkid Sakiu (28) di San Vito al Tagliamento, arrestati la sera del 6 dicembre dai carabinieri del Nucleo investigativo di Pordenone nel parcheggio del centro commerciale di Fiume Veneto assieme ai brindisini Pietro Buzzerio (53), Francesco Angelini (39) e Domenico Spano (43), ieri mattina sono comparsi davanti al gip Rodolfo Piccin per l'udienza di convalida dell'arresto. Tutti avevano accanto l'avvocato Guido Galletti e si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. «Ieri mattina - ha spiegato il legale del Foro di Treviso - il pm Marco Brusegan ha depositato nuovi atti che devo ancora analizzare». Il giudice ha convalidato gli arresti e applicato la misura cautelare in carcere, come chiesto dalla Procura.
Le indagini nelle prossime settimane potrebbero fare un salto di qualità. I carabinieri ritengono che la provincia di Pordenone costituisca una tappa di un itinerario che vede lo spostamento di grossi quantitativi di marijuana dalla Puglia al Nordest. I 42 chilogrammi, sistemati in due pacchi che potevano essere scambiati per merce imballata in uno dei negozi del centro commerciale, sono stati consegnati dalla staffetta pugliese a quella albanese: da un bagagliaio d'auto all'altro sotto gli occhi degli investigatori, che sono intervenuti bloccando i cinque uomini e sequestrando la droga.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci