Anche Pordenone ora vuole le Olimpiadi

Venerdì 23 Marzo 2018
LA SFIDA
PORDENONE Olimpiadi invernali del 2026, anche le Dolomiti Friulane lanciano la sfida per partecipare. È la nuova scommessa del Friuli occidentale - ma che comprende anche Sappada e Udine - che mette sul tavolo dei futuri giochi Claut e Piancavallo per l'hockey e il carling, Sappada per lo sci da fondo. La proposta si inserisce nel dibattiti che è aperto tra il Veneto e le Province autonome di Trento e Bolzano che vorrebbero lanciare la comune candidatura delle montagne dolomitiche quale sede dei giochi olimpici invernali del 2026. «Perché il Friuli Venezia Giulia, con le sue montagne e le sue strutture, come per esempio il palazzetti per l'hockey e il carling di Claut e Pianavallo, dovrebbe rimanere escluso da questo dibattito. Le carte da giocare ci sono, forse vale la pena tentare». Ne è convinto Giovanni De Lorenzi, già sindaco di Erto e Casso, oggi presidente della municipalizzata Hydrogea e quasi certamente candidato alle regionali nella lista civica di Renzo Tondo Autonomia responsabile.
LA PROPOSTA
Emerge, seppur con diverse vedute, la volontà di mettere in campo uno scenario naturale rispetto all'idea lombardo- piemontese di una edizione posta sull'asse TorinoMilano. «La questione sottolinea De Lorenzi - è sotto gli occhi di tutti, Zaia, Rossi e Kompatscher stanno preparando una proposta comune tesa a cogliere la straordinarietà di un evento internazionale per dare visibilità mondiale alle Dolomiti, patrimonio Unesco. In questo contesto si nota l'assenza di quella che dovrebbe essere la quarta gamba di un progetto che potrebbe essere unico e irripetibile. La Regione Friuli Venezia Giulia è completamente assente su un tema che il solo parlarne farebbe crescere le azioni della nostra montagna occidentale, pure, posta sotto la prestigiosa tutela Unesco».
L'ATTACCO
Poi l'attacco alla giunta regionale uscente: «Il silenzio della giunta regionale, in particolare di Sergio Bolzonello, tradisce, ulteriormente la debolezza dell'esecutivo Serracchiani nel perorare obiettivi strategici di respiro internazionale che ridarebbero fiato alla vocazione turistica della nostra Regione». Per questo il territorio punta a intervenire nel dibattito interregionale, proponendo Claut per l'hockey e Sappada per lo sci di fondo, quali sedi di appuntamenti olimpici che darebbero uno slancio enorme al turismo montano e all'indotto che ne deriverebbe, oltre che un freno allo spopolamento di un territorio dimenticato dalle dinamiche di sviluppo individuato dalla giunta Serracchiani». «Non dimentichiamo - continua De Lorenzi - che l'esecutivo SerracchianiBolzonello ha investito milioni in iniziative promozionali che a oggi si sono rivelate sterili, che hanno denominato una Uti delle valli e Dolomiti friulane, ma che non ha ancora mai saputo fare squadra con quelle Regioni che della montagna, e quella dolomitica in particolare, ne fanno un punto di forza. Mentre da noi viene costantemente marginalizzata anziché includerla nel tessuto economico e sociale territoriale complessivo». L'obiettivo della proposta punta sulle ricadute turistico-economiche per la montagna pordenonese compresa nella tutela Unesco delle Dolomiti. «La spinta che ne deriverebbe alle popolazioni di montagna, ma non solo, nel lanciare il dibattito sulla partecipazione a un progetto olimpico sarebbe enorme. La regione dovrebbe associarsi per non farci dimenticare che le Dolomiti sono anche friulane».
d.l.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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