Ammanchi nei condomini In subbuglio 50 palazzi

Sabato 24 Marzo 2018
Ammanchi nei condomini In subbuglio 50 palazzi
IL BUCO
PORDENONE Un buco di oltre 50 mila euro per fatture luce e gas non pagate e decine di famiglie al freddo. È quanto accaduto a un condominio di via Montereale, a causa di una presunta inadempienza da parte della amministratrice di condominio che ha messo in ginocchio anche altri palazzi del centro. Quello di via Montereale è soltanto uno dei tanti casi che in queste ore stanno venendo a galla: l'allarme si sta estendendo a macchia d'olio nel cuore della città così come in periferia, perché la professionista, conosciuta come persona seria e affidabile, gestisce complessivamente una cinquantina di palazzi. I condomini di uno degli stabili di piazza Ellero dei Mille (una sessantina tra appartamenti, negozi e studi professionali) hanno, infatti, dato mandato a un avvocato di sporgere querela contro l'amministratrice che non avrebbe saldato numerose fatture a un fornitore di luce e gas per oltre 20 mila euro: «Questa mattina (ieri, per chi legge) raccontano alcuni residenti i tecnici dell'Italgas sono venuti a ripristinare il corretto funzionamento del nostro impianto di riscaldamento perché, dopo l'interruzione di qualche ora, decisa perché le bollette erano inevase. Quindi non siamo al freddo, ma abbiamo un sacco di problemi, perché dobbiamo verificare se ci sono altri fornitori che non sono stati pagati. A titolo cautelare, abbiamo bloccato il conto corrente e abbiamo dato mandato di presentare querela per verificare l'ammontare dell'ammanco». Ricostruire il tutto non sarà semplice, ci vorrà tempo». Avete tentato di chiarire? «Sì certo, più volte. Purtroppo rinvia le assemblee e si fa trovare a fatica, rispondendo evasivamente a tutti i nostri quesiti». Sono tante le famiglie pordenonesi che in queste ore stanno tremando, perché difficilmente nei condomini qualcuno si prende la briga di verificare accuratamente la contabilità del proprio amministratore. Alcune di queste famiglie si stanno ancora leccando le ferite frutto di gestioni condominiali precedenti che si erano concluse con la condanna in primo grado dell'amministratore per appropriazione indebita, truffa, falso e contraffazione di sigilli. Nella maggior parte dei casi si rinuncia a sporgere denuncia per i tempi delle cause.
Alessandra Betto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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